Skip to main content
European Commission logo print header

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-24

Article available in the following languages:

Nuove idee per contrastare la “crimmigrazione”

I ricercatori dell’UE hanno suggerito che l’Europa dovrebbe riesaminare le attuali misure punitive per il controllo della migrazione e garantire i diritti legali dei migranti.

Oltre a dover affrontare l’attuale crisi della migrazione, molti paesi europei adesso hanno un gran numero di cittadini stranieri tra i detenuti delle loro carceri – in alcuni paesi superano il 50 % – e gestiscono grandi strutture di detenzione per gli immigrati. Tutto ciò ha contribuito a un progressivo intrecciarsi e fondersi delle pratiche di controllo del crimine e controllo della migrazione in Europa. Il progetto finanziato dall’UE CRIMMIGRATION è stato lanciato nel 2011 per analizzare l’impatto che tale crescente enfasi sul controllo della migrazione sta avendo sugli enti addetti all’applicazione del diritto penale, come la polizia, le prigioni e le strutture di detenzione. Per esempio, il centro di interesse si sta forse spostando dalla punizione e la reintegrazione di chi ha commesso un reato, verso la diversione, l’immobilizzazione e la deportazione? “Sono emerse nuove forme di punizione e nuove razionalità di controllo sociale, un fenomeno che potrebbe essere chiamato controllo della “crimmigrazione”, spiega la coordinatrice del progetto Katja Franko dell’Università di Oslo in Norvegia. “Nel corso di questo progetto abbiamo scoperto quanto sia diventata importante la deportazione, in particolare in certi paesi come la Norvegia e come il diritto penale sia sempre più usato al fine di controllare i confini.” Franko crede che le nuove risposte legali, organizzative e normative debbano occuparsi di questo recente fenomeno. “É necessario essere più consapevoli degli aspetti punitivi delle misure di controllo della migrazione – come per esempio la detenzione e la deportazione degli immigrati – e la relativa esigenza di garantire diritti procedurali e assistenza legale alle popolazioni coinvolte,” dice. “Abbiamo anche bisogno di nuovi modi di pensare riguardo a chi sia il soggetto di diritti e protezione nei paesi europei.” Franko aggiunge che gli enti responsabili delle politiche devono vedere gli immigranti come soggetti di protezione tanto importanti quanto i cittadini dell’UE. “É per questo che suggeriamo, tra le altre cose, la necessità di un conto sistematico della mortalità dei migranti ai confini esterni dell'UE.” Per raggiungere i suoi obiettivi, il progetto ha cominciato svolgendo una serie di studi etnografici, interviste e analisi di documenti legali e politici riguardanti il controllo dei confini dell’UE, le strutture di detenzione degli immigranti, gli istituti penitenziari e le pratiche di deportazione. I principali risultati della ricerca hanno confermato le ipotesi originali del team del progetto secondo le quali la migrazione di massa sta avendo un importante impatto sulle pratiche di controllo del crimine e in generale sulle culture penali in Europa. La maggior parte di questa preziosa ricerca è stata pubblicata in riviste scientifiche sottoposte a revisione paritaria; l’ articolo del progetto sull’agenzia del controllo delle frontiere Frontex, per esempio, ha ricevuto il Premio Radzinowicz del British Journal of Criminology per il 2015. Oltre a questo, una delle priorità del progetto quinquennale è stata incoraggiare l’impegno attivo dei cittadini a questo riguardo. “Pensavamo fosse importante coinvolgere il pubblico generale e i responsabili delle politiche nella nostra ricerca alla luce della crisi della migrazione in Europa,” dice Franko. “Abbiamo quindi prodotto una serie di articoli di opinione pubblicati sui quotidiani, fatto presentazioni presso gli appositi dipartimenti governativi e organizzato non solo seminari scientifici e conferenze ma anche eventi aperti al pubblico generale.” Il progetto CRIMMIGRATION, che si è concluso ufficialmente a marzo 2016, ha quindi dato un importante contributo per una migliore comprensione di come la politica e le istituzioni di diritto penale affrontano al momento la questione degli immigranti e della migrazione. Per ulteriori informazioni, consultare: Sito web del coordinatore del progetto

Paesi

Norvegia

Articoli correlati