Il Libro verde vuole accedere alle informazioni del settore pubblico
La Commissione europea ha pubblicato un Libro verde su come utilizzare le informazioni raccolte dai dipartimenti governativi e da altri enti pubblici per offrire il massimo vantaggio ai cittadini ed alle imprese europee. Questo Libro verde, redatto dal membro della Commissione Martin Bangemann, è il risultato di un processo di consultazione iniziato nel giugno 1996. La Commissione afferma che sono disponibili molte informazioni, che potrebbero essere utilizzate dall'industria multimediale per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. I cittadini europei potrebbero esercitare meglio i propri diritti, ad esempio quelli sulle condizioni di lavoro. Si potrebbe potenziare la competitività delle aziende se esse potessero accedere in modo rapido e semplice ai regolamenti ed alle procedure di esportazione in altri paesi. Secondo il Libro verde, tutte queste informazioni esistono già, ma le procedure ed i termini tecnici e giuridici secondo i quali gli Stati membri le rendono disponibili non sono coordinati e, quindi, non molto trasparenti per i cittadini e le aziende. La legge americana sulla libertà di informazione, approvata nel 1966, viene usata dal Libro verde come un buon esempio di autorizzazione all'accesso, da parte degli enti pubblici, a sistemi di informazione potenti ed altamente sviluppati, sia gratuitamente sia mediante il pagamento di una tariffa esigua. A confronto, l'industria europea si trova in una situazione di svantaggio, anche se gli Stati membri dell'UE iniziano a seguire l'esempio americano. Tuttavia, il Libro verde non suggerisce che gli Stati membri dell'UE raccolgano o pubblichino un maggior numero di informazioni. La differenza consisterebbe nel fatto che le informazioni esistenti dovrebbero essere disponibili all'uso in base a criteri più trasparenti e più semplici. Ciò comporterebbe accordi tecnici e amministrativi oltre che soluzioni politiche. Secondo il parere della Commissione, si potrebbe ottenere un contributo a livello europeo per l'individuazione di queste soluzioni mediante: - discussioni sull'uso di misure legislative, raccomandazioni, linee guida o altri regolamenti vincolanti; - organizzazione di uno scambio di esperienze a livello europeo; - misure per informare cittadini, imprese e dipartimenti amministrativi sulle fonti d'informazione esistenti ; - progetti di dimostrazione e pilota perla verifica di nuove tecnologie, nuovi servizi d'informazione e nuovi modelli di partenariati pubblico/privato; - misure educative e di formazione. Al fine di avviare il dibattito, il Libro verde avanza diverse domande, tra le quali: - Come si dovrebbe definire il concetto di "informazione del settore pubblico"? - Quali nuove barriere vengono create a livello europeo dal fatto che le condizioni di accesso a queste informazioni differiscono da uno Stato membro all'altro? Quali sono le soluzioni disponibili? - La creazione di un direttorio europeo delle informazioni disponibili potrebbe aiutare i cittadini e le imprese europei? Come si potrebbe portare avanti questo progetto? Quali categorie di contenuto dovrebbero essere presenti in tali direttori? - Quali sono le conseguenze del fatto che gli Stati membri hanno politiche sui prezzi diverse per informazioni di questo tipo? - L'uso delle informazioni messe a disposizione da enti pubblici può portare ad una concorrenza sleale? - Quali sono le implicazioni a livello di diritti d'autore, protezione dei dati e responsabilità giuridica?