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Contenuto archiviato il 2023-04-12

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I droni aiuteranno gli investigatori ad affrontare attacchi chimici, biologici e nucleari

I ricercatori stanno usando veicoli e robot disarmati per raccogliere informazioni e campioni da scene di delitti o disastri. Un’iniziativa che contribuirà a salvare vite umane.

I rischi che riguardano materiali chimici, biologici, radiologici, nucleari ed esplosivi (CBRNE) sono tra i principali problemi di sicurezza. Eventi accidentali o mirati causati da tali agenti potrebbero essere pericolosi per l’uomo. Essi potrebbero inoltre ostacolare e mettere a rischio qualsiasi indagine forense successiva. Per affrontare le difficoltà relative all’esame di tali incidenti, i ricercatori del progetto ROCSAFE, finanziato dall’UE, stanno sviluppando strategie e tecnologie che automatizzeranno la raccolta di prove relative alle scene CBRNE. Ciò avviene usando veicoli aerei telecomandati e veicoli terrestri robotizzati. Secondo un servizio giornalistico sull’irlandese «TheJournal.ie»(si apre in una nuova finestra), un gruppo di ricerca ha recentemente condotto un test per valutare come i primi soccorritori, gli addetti alle emergenze e gli esperti di medicina legale reagirebbero a scenari di tipo «bomba sporca». Le bombe sporche sono armi che combinano rifiuti radioattivi con esplosivi convenzionali. Potrebbero contaminare una zona e causare la perdita di vite umane, lesioni, danni alle proprietà, perturbazioni alla vita sociale ed economica o degrado ambientale. Veicoli aerei e terrestri robotizzati Come spiegato sul sito web del progetto ROCSAFE(si apre in una nuova finestra), l’obiettivo generale del progetto è di cambiare radicalmente il modo in cui vengono valutati gli eventi CBRNE, «al fine di garantire la sicurezza degli investigatori della scena del crimine riducendo la necessità di accedere a scene ad alto rischio quando devono determinare la natura delle minacce e raccogliere prove legali». Innanzitutto, i veicoli aerei robotizzati, dotati di telecamere e sistemi di sensori miniaturizzati per le minacce radiologiche, nucleari, chimiche e biologiche, valuteranno la scena. Tutte le immagini e i dati saranno trasmessi in streaming a un centro di comando usando un software di gestione centrale delle decisioni. I dati saranno analizzati e visualizzati «su un’interfaccia sofisticata e intuitiva con mappe e video, mostrando i risultati delle analisi e fornendo letture del contesto geografico. Ciò consentirà al comandante della scena di valutare la natura delle minacce e sviluppare un piano d’azione e un piano relativo alle prove, supportato, se necessario, dalla gestione centrale delle decisioni». Dopo questo processo, arriveranno i veicoli terrestri robotizzati per raccogliere materiale o prove legali, con percorsi ottimizzati automaticamente per evitare rischi. «In questo modo, ROCSAFE garantirà che le scene CBRNE siano valutate più rapidamente e accuratamente di quanto è attualmente possibile e che le prove legali siano raccolte in modo da poter essere utilizzate in tribunale, senza però mettere a rischio il personale.» Inoltre, i veicoli aerei e terrestri robotizzati sono progettati per resistere a pioggia, vento e superfici e ostacoli impegnativi. Il progetto ROCSAFE (Remotely Operated CBRNe Scene Assessment Forensic Examination), ancora in corso, è guidato dalla National University of Ireland Galway e riunisce vari esperti del settore pubblico e privato, tra cui le forze di difesa irlandesi. Citato dalla rivista «Horizon»(si apre in una nuova finestra), il prof. Michael Madden della National University of Ireland Galway, coordinatore del progetto, ha dichiarato: «Invieremo robot invece che uomini nelle situazioni di pericolo. L’obiettivo è migliorare la sicurezza degli investigatori delle scene del crimine». E aggiunge: «Si tratta di eventi rari. Non è certo il lavoro di tutti i giorni, per nessuno». Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto ROCSAFE(si apre in una nuova finestra)

Paesi

Irlanda

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