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Contenuto archiviato il 2023-04-12

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Filati da ricamo colorati a richiesta fanno risparmiare tempo e denaro e rispettano l’ambiente

L’azienda svedese Coloreel annuncia una collaborazione con Ricoh, colosso tecnologico giapponese, per rivoluzionare l’industria tessile. La collaborazione lancerà un’innovazione supportata dall’UE che incrementa le opzioni di disegno, migliora l’efficienza di produzione e riduce al minimo l’impatto ambientale.

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Per lavorare con una gamma di colori, il ricamo tradizionale deve utilizzare molti rocchetti di filato, uno per ciascun colore. Ciò ha un impatto sull’efficienza a causa del tempo perso per la ripetuta operazione di infilatura, incrementando così il costo del processo complessivo, e viene inoltre limitata la gamma di disegni che l’industria può applicare. Con il sostegno di un finanziamento dell’UE, l’azienda svedese Coloreel ha sviluppato una tecnologia che ottiene la colorazione di filati da ricamo di alta qualità a richiesta, durante la produzione. L’unità, che sarà avviata prossimamente nel corso di quest’anno, verrà sviluppata con la Ricoh, che costruirà uno dei suoi sottosistemi principali sulla base della tecnologia di stampa a getto d’inchiostro. La nuova tecnologia è destinata a essere usata insieme alle macchine da ricamo industriali esistenti, migliorando l’efficienza della produzione e ampliando la gamma di disegni speciali possibili. Fare di più con meno Il processo di produzione per il ricamo si trova attualmente ad affrontare diverse limitazioni. Gli stabilimenti per la tintura dei filati possono colorare solo filati monocolore, pertanto, per soddisfare la domanda dei clienti, ricamatori e fabbriche devono fare scorta di grandi quantità di rocchetti di filati di molti colori. Visto che i fabbricanti di filati forniscono soltanto 400-500 tinte unite, raramente i clienti trovano l’esatto colore che cercano. Per di più, i ricamatori possono creare solo segmenti di punti cuciti a tinte unite, con transizioni uniformi o altri effetti virtualmente impossibili usando la tecnologia di oggi. Dal punto di vista dell’efficienza della produzione, per soddisfare le aspettative dei clienti i ricamatori devono spesso sostituire un numero elevato di rocchetti di filato tra i vari ordini, un’operazione che richiede tempo e che allunga la preparazione di ciascun lavoro. Il tempo di produzione effettivo aumenta anche perché la macchina deve fare punti a doppio filo, arrestarsi, tagliare e cambiare filato tra ogni segmento di colore, compromettendo così la qualità. Il progetto ITC (Revolutionary instant thread colouring technology for industrial embroidery), finanziato dall’UE, utilizza un solo rocchetto di filato invece di molti, aprendo i disegni di ricamo a nuovi colori e gradienti che possono adesso essere combinati in modi innovativi, ad esempio per cambi di colore e sfumature uniformi. Come approfondisce il dottor Mattias Nordin, il coordinatore del progetto, «tingendo all’istante un filato di base bianco durante la produzione del ricamo, Coloreel fornisce la libertà di creare ricami unici, offrendo combinazioni di colore del tutto nuove.» Riducendo il tempo di preparazione e la necessità di mantenere aggiornati gli inventari, l’unità Coloreel offre anche qualità più elevata e maggiore efficienza. Si è stimato che ogni colore fornirà una produttività migliorata, in media, del 30-40 % e di oltre l’80 % per i disegni più complicati. Lancio di una «tecnologia di rottura» Lo sviluppo dell’unità per la tintura del filato è stato intrapreso con gli ingegneri della Ricoh in Giappone e Inghilterra, assieme agli ingegneri di Coloreel in Svezia. Il dottor Nordin attribuisce il successo di ITC in parte alla natura multidisciplinare del gruppo di ricerca e lo spiega così: «Il lavoro con specialisti nel campo di software e hardware per computer a fianco di esperti di meccanica, chimica e fisica ha fatto sì che il progetto sia riuscito a sviluppare questa tecnologia di rottura a partire da una sintesi di soluzioni all’avanguardia in varie discipline». Un altro importante vantaggio dell’unità è rappresentato dal fatto che è più rispettosa dell’ambiente rispetto alle tecniche tradizionali. Infatti, dal momento che il sistema produce solo il filato effettivamente necessario, si generano pochissimi sprechi. Per di più, l’acqua di scarico nell’unità Coloreel è vicina allo zero rispetto all’industria tessile in generale, che è il principale inquinatore delle acque a livello globale. Non essendoci, in questo momento, alcun prodotto equiparabile sul mercato, il gruppo si indirizzerà innanzitutto verso il mercato europeo lavorando con clienti di importanti aziende tessili, di moda e di abbigliamento sportivo, prima di avviare l’unità in autunno. In futuro la squadra prevede lo sviluppo di unità applicabili al mercato del lavoro a maglia, della tessitura e del cucito. Per maggiori informazioni, consultare: pagina web del progetto

Paesi

Svezia

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