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Contenuto archiviato il 2023-04-12

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Tendenze scientifiche: La scoperta di un nuovo dinosauro gigante è in grado di cambiare i libri di storia dell’evoluzione?

Il fossile del primo dinosauro gigante conosciuto è stato dissotterrato in Argentina. La scoperta arriva come una sorpresa per la comunità scientifica, convinta che gli animali più grandi ad aver camminato sulla Terra non siano arrivati così presto nella storia evolutiva dei dinosauri.

Accanto al Tyrannosaurus rex e al Brontosauro, un nuovo gigante avanza sulla scena dei dinosauri. L’impressionante esemplare, chiamato Ingentia prima (il primo gigante) dagli scienziati che rivendicano la scoperta, ha vissuto tra 210 e 205 milioni di anni fa nell’attuale Argentina, secondo uno studio pubblicato sulla rivista «Nature Ecology & Evolution». L’ascesa dei giganti Ingentia prima era un erbivoro a quattro zampe con un collo di media lunghezza e una coda allungata, che probabilmente raggiungeva i 10 metri di lunghezza e pesava fino a 10 tonnellate. Appartiene a un gruppo di dinosauri noti come sauropodi, che comprende alcuni dei più grandi animali terrestri che siano mai esistiti. Gli scienziati considerano Ingentia prima il dinosauro più imponente e il più grande animale terrestre di qualsiasi tipo vissuto fino a quel momento. Era almeno due volte più grande degli altri erbivori che condividevano il suo habitat. Fino a questo momento, non era chiaro in che modo i dinosauri sviluppassero proporzioni così imponenti. Gli scienziati ritenevano che dimensioni giganti in dinosauri di oltre 10 tonnellate fossero comparse per la prima volta circa 180 milioni di anni fa, durante il periodo Giurassico. Ingentia prima dimostra che non fu così: invece, a quanto pare, il gigantismo si manifestò già durante il Triassico, circa 30 milioni di anni prima di quanto si pensasse. «Vediamo in Ingentia prima l’origine del gigantismo, i primi passi a partire dai quali, più di 100 milioni di anni dopo, nacquero sauropodi di 70 tonnellate come quelli vissuti in Patagonia», la paleontologa e autrice principale dello studio, la dott.ssa Cecilia Apaldetti dell’Università Nazionale di San Juan in Argentina ha dichiarato alla «Reuters». Lei faceva parte del team che ha scoperto il dinosauro. Molti dei tratti del dinosauro hanno portato gli scienziati a stabilire il legame con il gigantismo. Possedeva un sistema respiratorio simile a quello di un uccello, collegato allo sviluppo di sacche d’aria all’interno del corpo che gli davano grandi riserve di aria ossigenata e lo mantenevano fresco indipendentemente dalle sue grandi dimensioni. Come è diventato così grande tanto rapidamente? Più tardi i dinosauri giganti crebbero in maniera rapida ma continua. Esaminando le ossa di Ingentia prima, il team rivela che l’animale si sviluppò con rapidi scatti di crescita anziché in modo continuo, ma a un ritmo ancora più accelerato. «Dall’osservazione delle ossa [in particolare degli anelli di crescita] abbiamo dedotto che questi dinosauri attraversavano periodi di crescita marcatamente accelerata», ha affermato la dott.ssa Apaldetti in un’intervista alla «BBC». «Si tratta di un nuovo modo per ottenere le dimensioni del corpo in un primo momento della storia evolutiva», ha aggiunto. «Questa strategia non è stata riutilizzata nella storia dei dinosauri». Ingentia prima sta cambiando la nostra comprensione di come i dinosauri siano diventati giganti e getta nuova luce sulla loro evoluzione. Ma non è l’unica notizia eccitante. Lo studio suggerisce la possibilità che dinosauri ancora più grandi e sconosciuti siano là fuori, ancora da scoprire.

Paesi

Stati Uniti