Trovare un equilibrio tra azione per il clima e uguaglianza sociale
In un referendum che si è tenuto a febbraio, i residenti di Friburgo in Brisgovia hanno votato a favore della costruzione di un sito nella loro città che combinerà obiettivi ambientali e sociali. Il piano è supportato da ICLEI – Governi locali per la sostenibilità, una rete di amministrazioni locali e regionali impegnate nello sviluppo sostenibile. ICLEI è uno dei partner del progetto C-Track 50, finanziato dall’UE, che supporta le autorità locali e regionali nella pianificazione della politica su energia e clima al fine di ottenere la resilienza climatica e la neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050. Chiamato Dietenbach, il piano di edilizia residenziale prevede la costruzione e lo sviluppo di 6 500 fra appartamenti, scuole e asili, imprese locali e servizi. Circa 60 ettari saranno destinati a spazi aperti e verdi, secondo un comunicato stampa(si apre in una nuova finestra) di ICLEI Europe. «Il quartiere a impatto climatico zero sarà il primo di questo tipo a Friburgo e il primo a essere costruito su questa scala in Germania.» Un luogo popolare Una notizia(si apre in una nuova finestra) su «Renewable Energy Magazine» spiega la logica alla base della nuova area di sviluppo urbano e menziona la rapida crescita di Friburgo dove, entro il 2030, sono previsti circa 25 000 residenti in più. «Ciò sta esercitando una maggiore pressione su infrastrutture e servizi pubblici: c’è una elevata domanda di abitazioni, con sempre più persone in lista d’attesa per una sistemazione d’emergenza e affitti ben al di sopra della media tedesca e dell’UE.» La stessa notizia sottolinea che Dietenbach «è stato propagandato come un quartiere verde a misura di famiglia» e aggiunge: «Il nuovo quartiere sarà dotato di un moderno sistema di trasporto pubblico, infrastrutture in cui domina la mobilità attiva in aggiunta a possibilità di condivisione dell’automobile. Un’edilizia efficiente dal punto di vista energetico, tetti e facciate verdi, l’energia solare e l’uso di fonti di calore alternative (rifiuti) ne garantiranno la neutralità climatica». Carsten Rothballer, coordinatore per risorse sostenibili, clima e resilienza presso ICLEI Europe citato nella notizia, afferma: «Richiedendo e progettando un quartiere a impatto climatico zero con una quota del cinquanta percento di edilizia popolare, Friburgo sta rispondendo in modo adeguato alle sfide sia globali che locali». Il progetto C-Track 50 (Putting regions on track for carbon neutrality by 2050), ora in corso, si rivolge a soggetti interessati regionali, autorità locali e nazionali, attori del mercato, istituzioni e organizzazioni di finanziamento. È stato ideato per mobilitare e guidare le autorità pubbliche in 11 paesi nella definizione delle priorità della politica energetica a lungo termine, promuovere la governance multi-livello e supportare lo sviluppo, il finanziamento e l’attuazione di piani d’azione integrati per energia sostenibile e politica sul clima, come spiegato su CORDIS. Nel contesto del progetto, la neutralità in termini di emissioni di carbonio si riferisce «a un obiettivo minimo pari all’80 % di riduzione delle emissioni di anidride carbonica a livello locale, promuovendo soprattutto l’uso di tecnologie per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, consentendo che la quantità in eccesso sia affrontata da politiche nazionali», secondo un opuscolo(si apre in una nuova finestra) sul sito web del progetto. Il progetto C-Track 50 mira inoltre a supportare politiche e iniziative dell’UE, come ad esempio il Patto globale dei sindaci per il clima e l’energia. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto C-Track 50(si apre in una nuova finestra)
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Grecia