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Come migliorare il sistema brevettuale?

La Commissione europea ha adottato in una comunicazione politica una serie di misure concrete volte a migliorare il quadro della protezione brevettuale nell'Unione europea (UE). La comunicazione rispecchia i risultati delle consultazioni con il Parlamento europeo e con divers...

La Commissione europea ha adottato in una comunicazione politica una serie di misure concrete volte a migliorare il quadro della protezione brevettuale nell'Unione europea (UE). La comunicazione rispecchia i risultati delle consultazioni con il Parlamento europeo e con diverse parti interessate, basate sul Libro verde in materia di brevetti pubblicato dalla Commissione nel giugno 1997. La comunicazione fa inoltre parte del piano d'azione della Commissione sul mercato unico e del primo piano d'azione a favore dell'innovazione in Europa. "Questo quadro politico coerente pone le basi per garantire una tutela brevettuale paneuropea più facole da ottenere e meno costosa di adesso. Questo contribuirà a promuovere l'investimento e l'innovazione, cruciali per l'occupazione, la crescita e la competitività nell'Unione europea", commenta il commissario per il mercato unico Mario Monti. "Abbiamo attribuito priorità politica all'introduzione di un brevetto unitario, valido in tutto il mercato unico, conformemente alle esigenze di un'adeguata protezione a costi ragionevoli e con una garanzia giuridica ottimale espresse con chiarezza dagli utenti e dal Parlamento europeo," aggiunge. Il commissario Monti afferma: "Altre iniziative supplementari avranno come effetto un miglioramento sostanziale del sistema brevettuale dell'Unione europea, a vantaggio delle imprese commerciali innovative dell'Europa". Le misure prioritarie riportate nella comunicazione, conformemente alle aree d'urgenza individuate nel corso della consultazioni, sono le seguenti: - proposta di regolamento che istituisce un brevetto UE con validità immediata nell'intera Unione europea sulla base di un'unica domanda. Il sistema dovrebbe coesistere con i brevetti rilasciati dagli uffici nazionali e dall'Ufficio europeo dei brevetti (istituito dalla Convenzione di Monaco del 1973), offrendo pertanto alle imprese commerciali innovative una scelta di sistemi di protezione. La proposta, la cui presentazione è prevista nel corso del 1999, rispecchierà l'esigenza di un brevetto comunitario unico, valido per l'intero territorio della Comunità, chiaramente emersa durante le consultazioni sul Libro verde. Il brevetto UE semplificherà in modo significativo la gestione dei diritti brevettuali nel mercato unico, che potranno essere applicati più facilmente; - la Commissione preparerà inoltre una proposta di direttiva volta ad armonizzare le condizioni di rilascio dei brevetti per le invenzioni attinenti ai programmi informatici. Presentata prima dell'estate 1999, tale proposta armonizzerà le regole e prassi nazionali nella misura necessaria a garantire che le imprese di software innovative possano ottenere una protezione brevettuale efficace in tutti gli Stati membri, cosa per ora impossibile a causa della differenza dei criteri applicati nei vari paesi; - una comunicazione interpretativa pubblicata dalla Commissione permetterà di chiarire come gli agenti brevettuali possano fruire della libertà d'insediamento e della libertà di fornire servizi in tutta l'Unione europea, prevista dal trattato UE ; - dovrà essere realizzata un'azione pilota a sostegno degli sforzi degli uffici nazionali dei brevetti a favore dell'innovazione. L'azione rientrerà nel Quinto programma quadro di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione (RST) della Commissione. Altre iniziative future ipotizzate nella comunicazione: - proposta di armonizzazione del campo d'applicazione delle eccezioni (ad esempio, per usi non commerciali) ai diritti conferiti tramite i brevetti in taluni settori (quali il settore farmaceutico); - al termine di un'analisi approfondita della situazione relativa al brevetto europeo: - - avviamento della procedura di adesione dell'UE alla convenzione di Monaco; - - appoggio delle proposte concernenti diritti più bassi; - - incoraggiamento di una riduzione dei costi di traduzione dei brevetti europei; - - incoraggiamento degli Stati membri affinché sostengano la revisione della convenzione di Monaco per adeguarla agli sviluppi tecnici (permettendo ad esempio i brevetti dei programmi informatici) e tengano conto della legislazione comunitaria e degli accordi internazionali pertinenti; - pubblicazione di una comunicazione della Commissione in merito al modo di migliorare la diffusione dell'informazione sulla normativa brevettuale tra gli inventori, i ricercatori e le piccole e medie imprese; - la richiesta di esecuzione di uno studio sulle invenzioni dei dipendenti per determinare se le clausole nei contratti di lavoro possano ostacolare l'innovazione, quali possano essere le clausole standard adeguate e quali procedure di arbitrato siano opportune per risolvere i litigi. La Commissione ritiene tuttavia che la legislazione relativa a tale tematica non debba essere armonizzata a livello europeo; - organizzazione di un convegno europeo destinato agli assicuratori, alle organizzazioni industriali ed agli uffici brevetti sul tema dell'assicurazione della tutela legale per le spese di litigio legate ai brevetti.

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