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Contenuto archiviato il 2022-12-02

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Le tematiche della clonazione ispirano un compendio di intensa attività

La Direzione scienze naturali della Commissione europea, ha reso nota la pubblicazione "Implicazioni sociali, mediche ed etiche della clonazione" - che è il risultato di un workshop tenutosi presso la Royal Society a Londra, nel novembre 1997. Nella prima parte è riportata la ...

La Direzione scienze naturali della Commissione europea, ha reso nota la pubblicazione "Implicazioni sociali, mediche ed etiche della clonazione" - che è il risultato di un workshop tenutosi presso la Royal Society a Londra, nel novembre 1997. Nella prima parte è riportata la trascrizione dei discorsi e dei dibattiti succedutisi nel corso della conferenza, mentre la seconda parte riferisce le dichiarazioni pronunciate dai comitati etici nazionali e dagli enti internazionali (tra cui la Commissione europea). La pubblicazione fornisce un utile compendio dell'intensa attività che ha fatto seguito alle notizie sul traguardo scientifico raggiunto con la clonazione della pecora Dolly. Dopo la pubblicazione, avvenuta nel febbraio 1997, si è iniziato a discutere ampiamente delle implicazioni etiche che l'applicazione della clonazione agli esseri umani comporterebbe. "È fuor di dubbio che per quanto concerne l'aspetto scientifico abbiamo ormai raggiunto il limite estremo, lo spartiacque delle conoscenze sulla riproduzione in generale, " ha dichiarato la dott.ssa Francoise Shenfield del Centro di etica medica dell'University College London Medical School, a conclusione della conferenza. Ha inoltre affermato che: "Non vi sono dubbi neanche riguardo al fatto che le preoccupazioni sollevate dal raggiungimento di tale traguardo (la clonazione della pecora Dolly) abbiano avuto la funzione di catalizzatore per tutti i timori privati e pubblici collegati a tale argomento, sin da quando i nuovi metodi di riproduzione assistita hanno cominciato a fare più notizia rispetto al metodo tradizionale classico". "I numerosi organismi nazionali e sovranazionali che hanno risposto alla sfida hanno generalmente un punto in comune: la clonazione non deve essere impiegata per la riproduzione degli esseri umani, poiché va contro tutte le tendenze psicologiche ed etiche, siano esse laiche o religiose. "Anche se l'impiego della clonazione a fini di ricerca non raccoglie lo stesso consenso unanime, è possibile tuttavia riscontrare nell'opinione comune le stesse due posizioni antitetiche che caratterizzano le ricerche sull'embrione in generale, " ha concluso la dott.ssa Shenfield.