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Un rivoluzionario sistema di gestione dei rifiuti promette un contenimento dell'inquinamento e dei costi

Una piccola società ungherese di ricerca con appena 25 dipendenti ha elaborato un rivoluzionario sistema di gestione dei rifiuti che promette di essere meno costoso e meno inquinante delle tecniche convenzionali. Il suo inventore, Edward Someus, sostiene che questo strumento o...

Una piccola società ungherese di ricerca con appena 25 dipendenti ha elaborato un rivoluzionario sistema di gestione dei rifiuti che promette di essere meno costoso e meno inquinante delle tecniche convenzionali. Il suo inventore, Edward Someus, sostiene che questo strumento offre una soluzione ad alcuni problemi ambientali europei ed afferma: "Nel 2000 una nuova normativa comunitaria imporrà rigidi requisiti tecnici per porre un freno all'inquinamento ambientale globale. Le tecnologie esistenti non saranno in grado di rispondere a tali esigenze, mentre la mia tecnologia di desorbimento termico potrebbe ridurre significativamente le emissioni ad un livello inferiore a quello previsto dalle nuove direttive". Il segreto della "tecnologia di desorbimento termico riciclare-ridurre-riutilizzare" (TDT-3R - Thermal desorption technology recycle-reduce-reuse), sviluppata da Someus, è la pirolisi. I rifiuti, invece di essere smaltiti attraverso i processi di incenerimento altamente inquinanti, vengono introdotti in un ambiente riducente in cui vengono parzialmente vaporizzati. I rifiuti così trattati sono immessi in un reattore TDT-3R, dove vengono sottoposti ad una combustione diretta e ad un rapido raffreddamento. Il calore del gas di combustione è successivamente recuperato, mentre i gas residui vengono depurati. Il processo è continuo, con un risparmio dell'energia che di solito viene dispersa nei periodi di raffreddamento, utilizza una tecnologia non eccessivamente complessa e viene eseguito ad una temperatura e con un volume di gas inferiori rispetto a quelli necessari con i metodi attuali. I vantaggi sono di tre tipi. "In primo luogo - come afferma Someus - l'elemento chiave di questa tecnologia sta nel fatto che in un ambiente riducente non si generano le emissioni contaminanti delle diossine e dei furani, dal momento che separiamo i metalli pesanti dagli alogeni e non ossidiamo i gas. Pertanto la fase gas/vapore della pirolisi non contiene diossina e furani". "In secondo luogo, il processo è molto più sicuro a causa dei livelli più contenuti di emissioni; in terzo luogo, i costi di trattamento al metro cubo sono inferiori." Il processo è adatto per il riciclaggio, il trattamento e la stabilizzazione dei flussi di rifiuti solidi attraverso il desorbimento termico, nonché per il riciclaggio dei rifiuti organici e del carbone pulito attraverso la carbonizzazione a bassa temperatura. La tecnologia TDT-3R sta ora entrando nella fase di commercializzazione ed imprese ungheresi, britanniche e statunitensi (ed in particolare il dipartimento della Difesa degli USA) hanno già dimostrato un certo interesse ed impegno. Il Dr. Tore Feuk, la cui impresa United European Environment Controls è azionista di un impianto che sta sviluppando la tecnologia TDT-3R per l'impiego nel riciclaggio di pneumatici, sostiene che la TDT-3R rappresenta la risposta avanzata alle sfide ambientali del terzo millennio, quando saranno attuati controlli più rigorosi nell'UE e negli USA. "Attualmente lo smaltimento di pneumatici avviene attraverso l'incenerimento nei vecchi cementifici. Si tratta di un sistema altamente inquinante che questi paesi non potranno più utilizzare dopo il 2000". "La tecnologia Someus mi convince e spero sia quella vincente."