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La Commissione adotta una strategia per la politica audiovisiva comunitaria nell'era digitale

La Commissione europea ha adottato una comunicazione che illustra i principi della politica audiovisiva comunitaria nell'era digitale. Con tale comunicazione si provvederà all'adeguamento dei meccanismi già in atto o che dovranno essere istituiti nei prossimi cinque anni, al f...

La Commissione europea ha adottato una comunicazione che illustra i principi della politica audiovisiva comunitaria nell'era digitale. Con tale comunicazione si provvederà all'adeguamento dei meccanismi già in atto o che dovranno essere istituiti nei prossimi cinque anni, al fine di garantire un potenziale massimo di crescita in questo settore caratterizzato da una tecnologia in rapida evoluzione. La comunicazione illustra diversi principi di regolamentazione da applicarsi alla politica audiovisiva: proporzionalità, sussidiarietà, regolamentazione distinta dell'infrastruttura di trasmissione e del contenuto, nonché riconoscimento del ruolo specifico del servizio pubblico di radiodiffusione. La Commissione non intende riscrivere il quadro giuridico da applicarsi al contenuto audiovisivo, bensì adeguare gli strumenti già esistenti, lasciando così spazio all'autoregolamentazione. Laddove possibile, la regolamentazione è innanzitutto di competenza degli Stati membri. La Commissione ha adottato una proposta per il programma "Media Plus" che fornirà incentivi all'introduzione di nuove tecnologie. La direttiva "Televisione senza frontiere", che regolamenta il contenuto dei programmi, avrebbe dovuto essere stata recepita dagli Stati membri nelle rispettive legislazioni entro il 30 dicembre del 1998 e la Commissione è particolarmente attenta a garantirne l'adozione da parte dei paesi candidati al momento dei negoziati sull'ampliamento. La Commissione auspica, per il prossimo futuro, una rapida adozione delle proposte sui diritti d'autore e diritti connessi nella società dell'informazione e sul commercio elettronico. Nel 2000 la Commissione presenterà una relazione relativa ad una raccomandazione del Consiglio sulla tutela dei minori e della dignità umana. Essa spera inoltre di presentare una comunicazione sul quadro giuridico per l'industria cinematografica, nonché sulla necessità o meno di linee guida riguardanti gli aiuti di Stato in favore della produzione televisiva e cinematografica.

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