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Il ministro Gago annuncia una nuova formula per il sesto programma quadro

In occasione del suo primo incontro con il Parlamento europeo, il presidente in carica del Consiglio "Ricerca", José Mariano Gago, ha illustrato i progetti della Presidenza portoghese per il futuro della politica comunitaria di ricerca. Il ministro portoghese ha affermato che ...

In occasione del suo primo incontro con il Parlamento europeo, il presidente in carica del Consiglio "Ricerca", José Mariano Gago, ha illustrato i progetti della Presidenza portoghese per il futuro della politica comunitaria di ricerca. Il ministro portoghese ha affermato che il lavoro di preparazione per il sesto programma quadro deve guardare al di là dei limiti dei precedenti programmi quadro e che esso dovrà essere aggiornato per tenere il passo con gli sviluppi che hanno luogo all'interno dell'Unione europea. Se l'iniziativa del commissario per la Ricerca Busquin a favore della creazione di uno spazio comune di ricerca diverrà realtà, il quadro generale muterà inevitabilmente. La realizzazione di una politica di ricerca senza frontiere in Europa richiederà maggior coordinamento e cooperazione tra i programmi di ricerca nazionali ed europei. Tale spazio di ricerca è potenzialmente molto vasto e comprende, oltre agli Stati membri, i paesi candidati, nonché i firmatari di accordi di cooperazione. Il ministro Gago spera, inoltre, di concludere nuovi accordi di cooperazione con altri paesi. "Mentre varchiamo la soglia di un nuovo secolo e di un nuovo millennio, tutti noi dovremmo soffermarci a riflettere su ciò che ci attendiamo dalla ricerca europea e chiederci se le condizioni cambieranno, rispetto ai primi cinque programmi quadro, e in tal caso come, oppure se rimarranno inalterate", ha affermato il ministro. "La politica di ricerca dovrà essere ridefinita in previsione di un'Unione europea allargata, sia per quanto riguarda il numero degli Stati membri, sia per ciò che attiene alla portata delle sue attività tra le quali, per esempio, lo sviluppo di una politica estera e di sicurezza comune, la creazione di uno spazio comune di libertà e giustizia e la moneta unica." Tali questioni saranno oggetto di discussione in occasione di un incontro informale dei ministri della Ricerca in marzo, in vista dell'approvazione di una risoluzione nel Consiglio "Ricerca" che si riunirà nel prossimo giugno. La politica europea di ricerca può dare anche un grande contributo nell'affrontare problemi quali la disoccupazione e l'esclusione sociale. Di questo si discuterà durante una riunione straordinaria del Consiglio europeo che si terrà in marzo sul tema "Occupazione, riforma economica e coesione sociale: verso un'Europa dell'innovazione e della conoscenza". "La politica in materia di scienza e tecnologia svolge un ruolo importante nel promuovere la crescita, la creazione di conoscenza e l'innovazione", ha affermato il ministro Gago. "Anzi, il consolidamento e l'aggiornamento delle competenze scientifiche e tecniche, così come l'acquisizione diffusa di competenze informatiche, sono fondamentali per la creazione di posti di lavoro qualificati e la costruzione di una base sociale ed economica competitiva." A questo scopo, il ministro ha espresso il suo sostegno per la comunicazione della Commissione "e-Europe - an information society for all" (e-Europa: una società dell'informazione per tutti), nonché per la sua relazione dal titolo "Strategies for Jobs in the Information Society" (Strategie per l'occupazione nella società dell'informazione). La Presidenza del Consiglio lavorerà alla definizione di un piano d'azione per una società basata sull'informazione e la conoscenza, destinato ad una conferenza ministeriale sulla conoscenza e la società dell'informazione che si terrà in aprile. Il piano d'azione comunitario che ne conseguirà dovrà fungere da guida per i programmi e le strategie di sviluppo nazionali. Il ministro Gago ha invitato i membri della commissione per l'industria, il commercio esterno, la ricerca e l'energia a scambiare le proprie opinioni su questioni di grande attualità che riguardano la politica di ricerca. Tali argomenti, secondo il suggerimento del ministro, includono "il coordinamento dei programmi scientifici e tecnologici a livello nazionale, multinazionale ed europeo, la necessità di istituzioni europee per il governo della scienza, il collegamento in rete dei laboratori, l'accesso e la capacità di tale rete, una maggiore mobilità dei ricercatori, lo sviluppo della società dell'informazione e, da ultimo, le iniziative volte ad aumentare, in generale, il potere d'attrattiva dell'Europa in materia di sviluppo scientifico e tecnologico". Il ministro ha aggiunto che la cooperazione internazionale costituirà un settore prioritario per la Presidenza portoghese. "Intendiamo rafforzare tale dimensione della politica di ricerca dell'Unione europea in diversi settori, in particolare per ciò che concerne gli accordi di cooperazione con gli Stati Uniti d'America e la Cina." Le iniziative nell'ambito del continente asiatico verranno lanciate nell'ex colonia portoghese di Macao nel prossimo maggio, occasione nella quale il ministro Gago si è impegnato a promuovere ulteriormente l'iniziativa "Eureka". Il ministro portoghese ha inoltre espresso il suo sostegno per il proseguimento del processo Barcellona, incoraggiando la cooperazione tra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il ministro ha anche reso noto l'impegno per la realizzazione di nuovi accordi bilaterali con Malta, Ucraina, India e, in particolare, con il Brasile. Gli attuali programmi di ricerca non dovranno, tuttavia, essere trascurati e il ministro ha sottolineato l'impegno a garantire il successo del quinto programma quadro, nonché della strategia spaziale europea e del reattore termonucleare sperimentale internazionale. I parlamentari europei hanno approvato tali iniziative, lodando la "passione" manifestata dal ministro portoghese. Sebbene il ministro Gago sia stato accolto favorevolmente e definito "uomo lungimirante", alcuni membri della commissione hanno fatto notare che ora spetta al ministro pensare a come tali idee possano essere messe in pratica.

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