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Contenuto archiviato il 2022-12-07

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Secondo le conclusioni di uno studio, il lavoro in condizioni di dolore costituisce un costo per tutti

Secondo una relazione redatta dall'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, i disturbi muscoloscheletrici costerebbero agli Stati membri dell'UE fino al 2 per cento del PIL ed il problema si sta aggravando. Lo studio, commissionato dalla citata Agenzia...

Secondo una relazione redatta dall'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, i disturbi muscoloscheletrici costerebbero agli Stati membri dell'UE fino al 2 per cento del PIL ed il problema si sta aggravando. Lo studio, commissionato dalla citata Agenzia su richiesta della Commissione europea, conclude che gli europei accusano crescenti problemi derivanti da disturbi muscoloscheletrici degli arti superiori e del collo legati al lavoro (DMAS), tra cui le "lesioni ripetute dovute a tensione" (LRT). Sebbene i livelli non siano omogenei nei vari paesi europei, lo studio è riuscito ad isolare i fattori chiave che aumentano il rischio di insorgenza dei DMAS nei lavoratori. Tra essi figurano: posizioni non corrette, svolgimento di movimenti altamente ripetitivi, lavori che implicano l'applicazione della forza manuale oppure vibrazioni della mano e del braccio. Ulteriori fattori comprendono: gli ambienti di lavoro freddi, i tempi di lavoro e la percezione che i lavoratori hanno del proprio lavoro. Gli autori dello studio ritengono che i loro risultati forniscano sufficienti elementi di prova in grado di contribuire ad individuare e proteggere i lavoratori maggiormente a rischio. Essi propongono che tale approccio potrebbe trovare attuazione mediante una normativa europea sulla valutazione dei rischi, sulla sorveglianza sanitaria, sull'informazione e formazione dei lavoratori, sui sistemi di lavoro ergonomici e sulla prevenzione degli stati di affaticamento. La pubblicazione segue il varo, avvenuto a febbraio, della campagna dell'Agenzia finalizzata alla riduzione del numero dei DMAS. La relazione, pubblicata in data 29 febbraio 2000, è disponibile al seguente indirizzo: URL: http://agency.osha.eu.int/rsinews/ Contemporaneamente, l'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro ha anche pubblicato una connessa relazione sulle "lesioni ripetute dovute a tensione" negli Stati membri dell'UE. Sulla base dei risultati di un'indagine, essa fornisce una panoramica delle definizioni e delle misurazioni del problema della lesione ripetuta dovuta a tensione nei diversi paesi europei, nonché delle loro politiche per affrontare tale problema. Secondo l'Agenzia, la relazione rivela "l'esistenza di sostanziali differenze nella raccolta e nella disponibilità dei dati nei vari Stati membri e la mancanza di una definizione comune per le LRT".

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