L'OMPI prende di mira gli abusivi del cyberspazio
L'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (OMPI) ha segnalato la propria intenzione d'intensificare l'attività contro i "cybersquatter", gli occupanti abusivi del cyberspazio, elaborando misure per impedire loro di registrare indirizzi Internet con l'uso di nomi ai quali non hanno alcun diritto. L'OMPI sostiene che l'eliminazione della registrazione in malafede dei nomi di dominio promuoverà lo sviluppo di un ambiente stabile, favorevole al commercio elettronico, tramite la tutela degli interessi dei proprietari di nomi che non sono protetti da un marchio depositato. L'OMPI ha già avuto successo nello sfrattare gli abusivi da quei siti web che sono protetti da marchi depositati, grazie all'istituzione di un servizio di arbitrato. Ora l'organizzazione intende affrontare la registrazione in malafede di nomi che non sono basati su marchi depositati, tra i quali anche i nomi propri di personaggi famosi, i nomi di organizzazioni internazionali, i nomi commerciali e le denominazioni geografiche. L'OMPI è intenzionata ad elaborare proposte ricorrendo ad un ampio processo di consultazione, analogo a quello usato per istituire la procedura uniforme di composizione delle vertenze relative ai nomi protetti da marchio depositato. Il vicedirettore generale dell'OMPI Francis Gurry ha dichiarato che l'organizzazione è impegnata a promuovere la creazione di un ambiente affidabile nel cyberspazio e che i risultati di tale processo saranno disponibili nella prima metà del 2001.