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Contenuto archiviato il 2022-12-07

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Registrati casi di peste suina nel Regno Unito

Sono state imposte limitazioni all'esportazione di suini vivi e di materiale seminale porcino dall'Inghilterra verso il resto dell'Unione europea, in seguito alla diffusione di notizie su un focolaio di peste suina classica (PSC) manifestatosi nel Regno Unito. Sebbene la malat...

Sono state imposte limitazioni all'esportazione di suini vivi e di materiale seminale porcino dall'Inghilterra verso il resto dell'Unione europea, in seguito alla diffusione di notizie su un focolaio di peste suina classica (PSC) manifestatosi nel Regno Unito. Sebbene la malattia non costituisca un rischio per l'uomo, si tratta di un virus ad alta infettività per i suini. La decisione della Commissione resterà in vigore fino al 31 agosto. La notizia del focolaio, limitato alla regione dell'East Anglia nel Regno Unito, è giunta all'attenzione della Commissione l'8 agosto. Le autorità britanniche hanno adottato misure volte a contrastare la malattia, secondo le disposizioni comunitarie stabilite in una direttiva del Consiglio del 1980. Tali misure comprendono la costituzione di una zona di protezione del raggio di 3 km e di una zona di vigilanza del raggio di 10 km intorno alle aziende colpite, nonché un censimento di tutte le aziende suinicole all'interno di entrambe le zone. Inoltre saranno ricostruiti i movimenti degli animali vivi e dei veicoli in entrata ed in uscita dalle aziende nei quindici giorni precedenti. Le autorità britanniche hanno confermato nel frattempo cinque casi di PSC nella regione dell'East Anglia. I funzionari della Commissione europea e le autorità del Regno Unito si incontreranno alla fine della settimana corrente, per valutare la situazione e per discutere su come procedere. Intanto il Comitato veterinario permanente esaminerà tutte le informazioni disponibili in merito al recente focolaio di PSC, nel corso di una riunione prevista per il 22 agosto. Entro tale data, il Comitato spera di avere un quadro più chiaro delle dimensioni dell'epidemia e dell'efficacia delle misure di controllo adottate dalle autorità britanniche. Non è la prima volta che uno Stato membro notifichi un inizio di epidemia; restrizioni analoghe sono già state adottate in passato, per far fronte a focolai manifestatisi in altri paesi comunitari.

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