Il 1999 è stato un anno proficuo per l'Istituto dell'ambiente del CCR
La relazione annuale del 1999 dell'Istituto dell'ambiente del Centro comune di ricerca (CCR), ora disponibile, descrive i progressi conseguiti dall'Istituto dell'ambiente nel 1999, caratterizzati dall'introduzione di una nuova cultura di gestione nell'ambito del CCR, da un approccio più coordinato e da un ruolo più chiaramente definito. Jean-Marie Martin, direttore dell'Istituto dell'ambiente ha affermato: "Questo processo costante ed estremamente impegnativo sta già producendo un effetto molto positivo sull'efficienza dell'Istituto nel rispondere ad una richiesta sempre maggiore di validi elementi di fatto relativi al processo politico in materia di ambiente". L'introduzione del quinto programma quadro (5PQ) ha contribuito allo sviluppo del ruolo dell'Istituto dell'ambiente. In particolare, quest'ultimo ha tratto beneficio dal concetto di "gruppo" del 5PQ, che mira ad un miglior coordinamento dei vari istituti del CCR nel tentativo di creare sinergie tra i singoli progetti. Secondo Martin, "l'Istituto dell'ambiente sta svolgendo un ruolo chiave nel coordinamento delle attività di quattro degli otto gruppi esistenti, segnatamente quelli riguardanti il cambiamento globale, le risorse idriche, le emissioni e gli effetti legati alla salute, gli ormoni ed i distruttori endocrini". Inoltre, nel luglio 1999, un team di audit ha fornito un giudizio positivo sull'Istituto, nel valutare il contenuto scientifico del suo operato e le sue competenze in relazione alle attività previste nel programma di lavoro per il periodo 1999-2002. Lo stesso team di audit ha espresso la sua completa fiducia nei confronti dell'Istituto dell'ambiente quale importante risorsa strategica per le istituzioni europee in relazione alla missione del CCR a sostegno delle politiche dell'UE. Martin ha aggiunto: "Sono convinto che l'Istituto si trovi ora in una posizione straordinaria per contribuire alla singolare strategia in materia di sviluppo sostenibile".