Il Parlamento offre indicazioni contrastanti in materia di biotecnologie
La Commissione temporanea sulla genetica umana del Parlamento europeo, riunitasi il 30 di gennaio, ha affrontato il tema delle biotecnologie, invitando ad una maggiore cautela in campo legislativo e ad una maggior risolutezza in materia di investimenti. La Commissione, in occasione della sua prima riunione, ha discusso gli aspetti legali delle biotecnologie e il diritto di presentare richiesta di brevetto per gli organismi viventi. Noëlle Lenoir, presidente del Gruppo europeo di etica (GEE) della Commissione europea, ha messo in rilievo la necessità di una presenza più forte dell'Europa nel campo della ricerca biotecnologica e ha sottolineato l'importanza degli investimenti pubblici. Noëlle Lenoir ha inoltre invitato l'Unione europea a sostenere i progetti di ricerca più significativi alla luce degli obiettivi strategici, senza preoccuparsi di un eventuale rendimento del capitale investito. Se l'Unione intende legiferare in materia di biotecnologie, deve procedere con grande cautela, ha affermato Noëlle Lenoir, aggiungendo che, a causa delle divergenze culturali, è necessario applicare il "principio di sussidiarietà anche in campo scientifico", in modo che gli Stati membri possano effettuare ricerche in maniera indipendente gli uni dagli altri. Ciò, tuttavia, non rende meno necessaria una posizione comune in materia di bioetica, che offrirebbe orientamenti per la ricerca, ha anche rimarcato la presidente. Per quanto riguarda la concessione di brevetti per la scoperta di organismi viventi, Noëlle Lenoir non prevede possano intervenire cambiamenti che ne restringano l'ambito di applicazione. Se verranno rispettati i diritti di brevetto, il prezzo sarà certamente alto, in quanto l'utilizzazione di una scoperta è subordinata, di norma, al pagamento dei diritti di licenza. Noëlle Lenoir, tuttavia, non vede quali provvedimenti possano essere presi al riguardo, in quanto una tale prassi è comunemente accettata nel mondo della ricerca.