Microrganismi geneticamente modificati: la Commissione procede contro dieci Stati membri
La Commissione europea ha deciso di inviare una seconda lettera di intimazione a dieci Stati membri perché non hanno rispettato l'obbligo di adottare atti legislativi per l'attuazione della direttiva sull'impiego confinato di organismi geneticamente modificati. Il "parere motivato", che concede due mesi per recepire la nuova direttiva nei rispettivi diritti nazionali, verrà inviato a Francia, Lussemburgo, Belgio, Germania, Italia, Regno Unito, Irlanda, Grecia, Spagna e Austria. Gli Stati membri avrebbero dovuto recepire oltre sei mesi fa nei rispettivi diritti nazionali la nuova direttiva 98/81/CE sull'impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati, adattando la legislazione preesistente ai recenti progressi compiuti a livello tecnologico. La Commissione afferma che "questa nuova direttiva intende allineare la legislazione alle prassi comunemente adottate in ambito internazionale e soprattutto far sì che le procedure amministrative e i requisiti in materia di notifica siano effettivamente commisurati al vero e proprio rischio connesso alle attività implicate". Secondo la Commissione tale direttiva estende il campo di applicazione delle misure di contenimento e controllo per migliorare la tutela della salute umana e dell'ambiente e introduce disposizioni più flessibili per facilitare l'adeguamento al progresso tecnico anche in futuro. Commentando tale decisione, il commissario per l'Ambiente Margot Wallström ha manifestato profonda delusione nel constatare che ben dieci Stati membri non hanno ancora recepito questa importante direttiva oltre sei mesi dopo la scadenza prevista.
Paesi
Grecia