Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2022-12-21

Article available in the following languages:

Il programma europeo sulla fusione nucleare: un esempio di SER?

Secondo il documento ufficiale che illustra la posizione della Francia in merito al capitolo "Euratom" delle proposte della Commissione per il 6PQ, il programma della Commissione europea in materia di fusione è l'unico esempio di ricerca comunitaria totalmente integrata, parag...

Secondo il documento ufficiale che illustra la posizione della Francia in merito al capitolo "Euratom" delle proposte della Commissione per il 6PQ, il programma della Commissione europea in materia di fusione è l'unico esempio di ricerca comunitaria totalmente integrata, paragonabile allo Spazio europeo della ricerca (SER) proposto dalla Commissione. Il testo sottolinea che l'UE non sarà in grado di abbandonare l'energia nucleare nel prossimo futuro e che pertanto la ricerca nucleare dovrà proseguire, sebbene in maniera non circoscritta agli Stati membri che possiedono impianti nucleari. Confrontando le attuali politiche comunitarie in materia di fissione, il documento fa notare che le industrie e i centri di ricerca nucleare sono già impegnati in numerosi progetti europei. Se un programma integrato come quello in materia di fusione è inadatto, il tradizionale sistema di inviti a presentare proposte è altrettanto inadeguato ad affrontare argomenti di cui solo pochi istituti che dispongono delle conoscenze necessarie possono occuparsi. La creazione di reti di eccellenza potrebbe ovviare a tale difficoltà, afferma il documento. Esse, infatti, potrebbero essere realizzate dagli stessi centri di ricerca sulla base del principio d'azione "dal basso". Accomunate dall'obiettivo della ricerca e sviluppo (R&S), tali reti potrebbero essere finanziate dal programma di fissione nell'ambito del sesto programma quadro, al fine di raggiungere i rispettivi obiettivi. Grazie a questa impostazione nessuno verrà escluso, si legge nel documento, poiché l'obiettivo del programma quadro di ricerca è quello di promuovere la cooperazione tra un numero più elevato possibile di attori che operano nel campo della ricerca nucleare sia all'interno dell'UE, sia nei paesi candidati. L'attuazione del programma in materia di fissione nell'ambito del sesto programma quadro dovrebbe basarsi sulla struttura del programma EUREKA e creare un forte collegamento tra i partner industriali e la gestione del programma. La promozione di questo nuovo approccio potrebbe avvenire mediante alcuni temi di R&S, dieci al massimo secondo quanto suggerisce il documento. Per l'attuazione di questo nuovo approccio, la Francia propone di creare un progetto ombrello con obiettivi di R&S molto precisi, gestito da un consorzio a cui partecipano l'industria e i centri di ricerca. Tale consorzio potrebbe definire inoltre una serie di progetti collaterali che includano la partecipazione di partner esterni, anche se l'elaborazione di questo gruppo di progetti dovrebbe essere secondaria rispetto al conseguimento degli obiettivi del progetto ombrello. La sicurezza degli impianti nucleari rappresenta una priorità per la ricerca francese e il documento la definisce particolarmente importante in vista dell'imminente ampliamento dell'UE. Fra le priorità di ricerca, secondo i francesi, dovrebbero figurare anche il prolungamento della durata di vita degli impianti nucleari, accanto alla ricerca sugli effetti ambientali e le scorie nucleari. "Il ruolo della ricerca in materia di scorie non è semplicemente quello di perfezionare, analizzare ulteriormente e sviluppare le procedure attualmente in uso negli Stati membri, ma anche di contribuire allo sviluppo di nuove tecniche", recita il documento. Tutti questi sforzi, secondo i francesi, dovrebbero contribuire alla creazione di una "cultura europea della sicurezza".

Paesi

Francia

Il mio fascicolo 0 0