Secondo Prodi, i mancati progressi del brevetto comunitario e del progetto GALILEO sono un segnale 'allarmante'
Intervenendo di fronte al Parlamento europeo il 14 marzo, Romano Prodi, presidente della Commissione europea, si è detto stupito degli insufficienti progressi ottenuti in materia di brevetto comunitario e del mancato sviluppo del progetto GALILEO. Prodi si è tuttavia congratulato con il Parlamento per l'ottimo lavoro svolto in preparazione del vertice di Stoccolma, in programma il 23 e 24 marzo, in cui verranno esaminati i progressi compiuti nell'ultimo anno verso una realizzazione completa degli obiettivi individuati al vertice di Lisbona del marzo 2000. Riferendosi al brevetto comunitario e al progetto GALILEO, Prodi ha dichiarato che "occorre accelerare l'intervento e imprimere nuovo slancio". Secondo il Presidente, le cause del mancato progresso sono da ricercarsi nell'inazione degli Stati membri e nelle mutate circostanze. "In alcuni casi, questo dipende dalla resistenza di alcuni Stati membri poco convinti dell'urgenza, o per mancanza di volontà politica, o per entrambi i motivi. In altri casi, le circostanze sono cambiate e ci troviamo di fronte a un nuovo scenario", ha affermato Prodi. Relativamente al brevetto comunitario, Prodi ha sottolineato l'urgenza della materia per gli inventori, affermando che un brevetto unico consentirà di ridurre i costi delle imprese, promuovere l'innovazione e assicurare un quadro giuridico chiaro per la soluzione delle controversie. "L'incapacità di raggiungere un accordo non può che allarmarci", ha proseguito Prodi. "Gli Stati membri devono dare prova di coerenza e di senso di responsabilità perché questo processo possa andare in porto". Prodi ha inoltre espresso il suo disappunto nei confronti degli Stati membri per i mancati progressi in materia di progetto GALILEO. "Basterebbe solo una modesta iniezione di fondi pubblici per dare il via a un massiccio afflusso di investimenti privati [...]. Questo progetto, inoltre, è in grado di generare più di 100.000 posti di lavoro di alto livello scientifico. Io esorto pertanto questa Assemblea e il Consiglio a trovare al più presto un accordo sulla prossima fase di sviluppo di questo importante progetto", ha affermato il Presidente. Prodi ha sottolineato l'importanza di tale progetto, che renderebbe l'Europa autosufficiente per quanto riguarda i segnali di navigazione satellitari. La guerra del Kosovo, ha proseguito Prodi, ha dimostrato fin troppo chiaramente la totale dipendenza dell'Europa dal sistema di navigazione satellitare statunitense GPS. Anna Lindh, ministro degli Esteri svedese e attuale presidente del Consiglio "Affari generali", presente al dibattito, ha fatto notare che è importante sviluppare nuove tecnologie e far sì che i vantaggi della rivoluzione digitale siano universalmente disponibili. La Presidenza svedese intende aggiungere un ulteriore obiettivo a quelli approvati a Lisbona: promuovere le tecnologie a basso impatto ambientale e introdurre una dimensione ecologica nell'intero processo.