Un progetto comunitario studia metodi per la purificazione dell'acqua
Il prototipo di un sistema capace di separare le sostanze chimiche pericolose dalle acque reflue industriali potrebbe concretizzarsi nei prossimi tre anni, grazie ad un progetto di ricerca europeo sovvenzionato dal quinto programma quadro (5PQ) della Commissione europea. Il progetto Renomem mira a trovare una soluzione al problema delle grandi quantità di acque reflue prodotte dai processi industriali, spesso ad alto tenore di sali nocivi per l'ambiente. Si tratta di un problema comune a settori estremamente diversi, che vanno dalla produzione alimentare a quella di alluminio per l'aeronautica. Il consorzio Renomem riunisce partner operanti in Finlandia, Germania, Italia ed Israele che svolgono ricerche su come separare le molecole caustiche dall'acqua con l'uso di una nuova membrana speciale per il nanofiltraggio a osmosi inversa. "Si tratta di una tecnologia unica, perché si possono modificare le proprietà [delle membrane] secondo l'applicazione richiesta", ha dichiarato al Notiziario CORDIS Moti Perry, uno dei partner israeliani del progetto. Egli ha affermato che il progetto ha già attirato l'attenzione di vari utenti finali nel suo paese, tra i quali Mekerot, un'importante azienda per la distribuzione dell'acqua in Israele, oltre all'industria aeronautica israeliana e ad Agfa Europe, che utilizza lastre d'alluminio per la stampa. Il lancio di un simile progetto sarebbe stato possibile anche senza il 5PQ, ma con difficoltà molto maggiori, ha dichiarato Perry. "Il vantaggio del lavoro in rete è la possibilità di fare commenti anche durante la fase sperimentale".