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Secondo i leader dell'UE, l'Europa deve fare di più per raggiungere gli obiettivi di Lisbona

Il Presidente della Commissione europea e l'attuale Presidente del Consiglio europeo hanno espresso davanti all'Europarlamento, il 4 aprile, la loro soddisfazione per il vertice di Stoccolma, ma hanno evidenziato che resta ancora molto da fare. Il primo ministro svedese, nonc...

Il Presidente della Commissione europea e l'attuale Presidente del Consiglio europeo hanno espresso davanti all'Europarlamento, il 4 aprile, la loro soddisfazione per il vertice di Stoccolma, ma hanno evidenziato che resta ancora molto da fare. Il primo ministro svedese, nonché presidente in carica del Consiglio europeo, Göran Persson ha osservato che l'importanza della biotecnologia per l'economia europea era stata posta in risalto a Stoccolma ed ha sottolineato che nello sviluppo di questa tecnologia sono da rispettare gli aspetti etici e morali. Il vertice, ha dichiarato Persson, ha costituito un primo passo nel perseguimento dell'obiettivo ambizioso dell'UE definito a Lisbona. "A Lisbona avevamo posto le fondamenta. A Stoccolma abbiamo costruito i primi dieci piani". Persson ha sottolineato che la sicurezza di Internet è vitale per lo sviluppo di una "e-Europe" e la promozione del commercio elettronico è parimenti essenziale per valorizzarne il potenziale volano di crescita. Il presidente Prodi ha aggiunto che l'Europa deve ancora migliorare le competenze e la formazione nel settore della tecnologia dell'informazione. Prodi ha colto l'opportunità per ammonire gli Stati membri di aver rallentato i progressi in due campi da lui considerati della massima importanza: il brevetto comunitario e Galileo. "Devo ammettere che queste posizioni assunte dagli Stati membri sembrano contrastare con gli interessi delle loro stesse comunità economiche, le quali reclamano con insistenza un brevetto comunitario semplice e chiaro a costo competitivo", ha dichiarato. "Spero sinceramente che tale situazione possa risolversi. Il Consiglio ed il Parlamento devono intraprendere rapidamente delle iniziative concrete per la realizzazione dell'impegno assunto l'anno scorso a Lisbona". Prodi ha adottato un atteggiamento simile in merito a Galileo, riferendosi alla recente promessa del settore privato di fornire 200 milioni di euro per il progetto. "Ciò significa che gli Stati membri non hanno più alcun motivo di esitare", ha affermato il presidente Prodi. "Permettetemi di ripetere che non è il momento di tergiversare. Un progetto di tale importanza strategica per tutti i cittadini europei per i prossimi venti anni non può essere rallentato da discussioni su piccoli dettagli". L'eurodeputato britannico Brian Simpson si è felicitato per i commenti di Prodi sul programma Galileo. Egli ha riconosciuto che i costi sono considerevoli, ma ha aggiunto che i benefici sono enormi e che le imprese sono pronte a partecipare. È ora necessario, ha affermato Simpson, un impegno politico da parte dei governi, tale da far sviluppare un partenariato tra i settori pubblico e privato.

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