"eEurope" inizia a prendere forma?
Secondo i risultati di due recenti studi, che propongono una lettura incoraggiante del processo di realizzazione di una "eEurope", un numero sempre maggiore di europei utilizza Internet e stanno migliorando le prospettive delle imprese ".com" europee. La relazione "Cyberstudy 2001", a cura della società di consulenza Roper Starch e commissionata da AOL Europe, ha rilevato che la metà degli europei intervistati descrive Internet come una parte fondamentale della propria vita quotidiana. Delle persone che già utilizzano Internet, il 36 per cento lo ha utilizzato per la prima volta nell'ultimo anno ed il 20 per cento ha iniziato a navigare a partire dallo scorso novembre. Dalla relazione risulta inoltre una differenza interessante nel modo in cui viene utilizzato Internet nei diversi paesi europei. Gli utenti tedeschi lo utilizzano più come un modo per tenersi aggiornati sulle proprie attività bancarie, mentre gli utenti del Regno Unito tendono ad utilizzarlo maggiormente per prenotazioni di viaggi. Un altro degli aspetti emersi nella relazione è rappresentato dall'aumento degli acquisti su Internet. Oltre la metà degli intervistati ricerca prodotti on line prima di acquistarli e più della metà ha effettuato acquisti on line. Ciò può contribuire a spiegare i risultati di un altro sondaggio condotto da PriceWaterhouseCoopers, il quale ha evidenziato che oltre un terzo delle società europee ".com" quotate in borsa ha conseguito profitti nell'ultimo trimestre dello scorso anno. Questo cambiamento positivo è stato riscontrato soprattutto nel settore dei fornitori di servizi Internet (ISP - Internet service provider), in cui la metà delle imprese ha registrato un profitto. La relazione mostra una tendenza netta emergente, ovvero le imprese in testa al listino azionario crescono più velocemente, mentre le ultime avanzano con difficoltà sempre maggiori. Tale polarizzazione dovrebbe proseguire.