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Deputati europei e nazionali richiedono schemi di compensazione per l'energia rinnovabile

Nel corso della riunione tenutasi a Gotland (Svezia) dall'8 al 10 giugno, i membri del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali hanno avanzato una richiesta di compensazione per le fonti di energia rinnovabile, al fine di creare uno scenario equo nel mercato dell'energia....

Nel corso della riunione tenutasi a Gotland (Svezia) dall'8 al 10 giugno, i membri del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali hanno avanzato una richiesta di compensazione per le fonti di energia rinnovabile, al fine di creare uno scenario equo nel mercato dell'energia. I partecipanti al convegno interparlamentare, organizzato dal Forum europeo per le fonti energetiche rinnovabili (EUFORES) in collaborazione con l'Associazione svedese di bioenergia (SVEBIO), hanno convenuto che le energie rinnovabili possono e devono fornire una quota significativa dell'offerta totale di energia in Europa, anche se il loro potenziale è ben lungi dall'essere sfruttato. Il fatto che i prezzi dell'energia non riflettano i vari costi esterni di natura ambientale e socioeconomica prodotti dalla società nel suo insieme, è tra i motivi del mancato sfruttamento. "Le fonti energetiche rinnovabili devono essere compensate a causa dei loro costi esterni, che sono sensibilmente più bassi se confrontati con quelli delle energie convenzionali. Tutto ciò finché non si raggiungerà uno scenario veramente equo nel mercato energetico e tutti i costi esterni non saranno completamente inseriti nei prezzi dell'energia. Questa compensazione dei costi esterni, finora esclusi, non è da considerare una sovvenzione statale", si è convenuto nelle battute finali del convegno. I deputati europei e nazionali hanno tuttavia aggiunto che gli schemi di compensazione dovrebbero essere applicati soltanto a quelle fonti di energia rinnovabile in grado di apportare reali benefici ambientali e socioeconomici. Occorrerebbe inoltre definire con chiarezza quali sono le energie rinnovabili da compensare, escludendo i copiosi rifiuti inorganici municipali contenuti nelle acque reflue. L'armonizzazione della tassazione dell'energia in Europa faciliterebbe un approccio comune, hanno concordato i delegati. Al fine di inserire i costi esterni, i delegati si sono espressi a favore di un impegno da parte dei governi dell'UE finalizzato alla definizione del Protocollo di Kyoto, in occasione della conferenza di Bonn prevista per giugno. I parlamentari nazionali e gli europarlamentari hanno criticato la bassa percentuale di realizzazione degli obiettivi e delle direttive di massima dell'UE a tutti i livelli amministrativi ed hanno richiesto che gli aspetti più importanti della politica comunitaria siano efficacemente integrati a livello verticale (top-down) nella struttura amministrativa. I delegati hanno inoltre sottolineato che l'energia influenza direttamente altri settori della politica dell'UE, come la cooperazione internazionale, la politica agricola comune e quella di sviluppo regionale. I parlamentari nazionali e gli europarlamentari vorrebbero inoltre che le fonti di energia rinnovabile ed il rendimento energetico assumessero carattere prioritario in questi settori.