Busquin conosce da vicino la ricerca norvegese
In occasione della sua visita in Norvegia il 28 e 29 giugno, durante la quale ha potuto osservare da vicino i progressi ottenuti dal paese nel campo della ricerca e sviluppo (R&S), il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha ricevuto una serie di schietti commenti in merito alle proposte della Commissione europea per il sesto programma quadro. Al Commissario sono stati presentati i pareri dei rappresentanti del governo norvegese, delle quattro principali università del paese (Oslo, Bergen, Trondheim e Tromsö), del Consiglio nazionale delle ricerche e dei rappresentanti del settore privato norvegese. Egli, inoltre, ha ricevuto un chiaro messaggio riguardo alla necessità di conferire maggiore slancio alla ricerca marina nell'ambito del prossimo programma quadro (6PQ) dell'Unione europea, un settore nel quale la Norvegia eccelle sia sotto il profilo delle competenze che delle strutture, e che riveste altresì un'importanza cruciale per il paese, poiché le risorse marine e ittiche rappresentano la seconda principale fonte di reddito nazionale dopo il petrolio. Ciò si ricollega anche al desiderio dei norvegesi di veder attribuita maggiore attenzione ai problemi dell'energia e del cambiamento del clima nel 6PQ, un altro ambito nel quale la Norvegia può offrire un'esperienza molto vasta. Infine, i rappresentanti norvegesi hanno lamentato un'insufficiente attenzione nei confronti delle discipline umanistiche nell'ambito delle proposte per il programma quadro, un settore per il quale auspicano maggiore considerazione. Oltre ad esprimere al Commissario tali raccomandazioni sugli argomenti da trattare, i norvegesi hanno definito auspicabile un rafforzamento del programma INCO nell'ambito del 6PQ. Busquin ha ascoltato tutte le delegazioni (delle quali si parlerà in modo più dettagliato nei prossimi articoli del Notiziario CORDIS), evidenziando l'importanza della ricerca norvegese per le iniziative europee. "Mi preme sottolineare in particolare la posizione di primo piano della Norvegia nell'ambito del cambiamento globale, soprattutto per quanto concerne la zona polare. La Norvegia possiede straordinarie competenze di ricerca, in Europa, in materia di trattamento del sequestro di carbonio negli strati oceanici", ha affermato Busquin. La sua posizione geografica, ha continuato il Commissario, ha fatto di questo paese un partner importante in settori fra cui il cambiamento climatico, la sicurezza nucleare e il traffico marittimo. Il Commissario ha menzionato in particolare alcuni istituti di ricerca che hanno partecipato attivamente all'attuale programma quadro, come l'Istituto norvegese per la scienza marina di Bergen, l'Istituto di Nansen per il telerilevamento, l'Istituto di Tromsö per la ricerca atmosferica e l'Istituto norvegese per la ricerca idrica (NIVA). Il lavoro svolto da questi e da altri organismi norvegesi di ricerca pone il paese in una buona posizione di partenza per il prossimo programma quadro, soprattutto per quanto riguarda la priorità "sviluppo sostenibile e cambiamento globale", fattore che andrà a beneficio sia della Norvegia che dell'UE, ha affermato Busquin. Un'ulteriore integrazione della ricerca norvegese è attesa nell'ambito del benchmarking delle attività di R&S, una raccolta di circa 15 indicatori nella quale il Commissario auspica venga inclusa la Norvegia. È già stato avviato, invece, un esercizio analogo su "eNorway", la versione norvegese di "eEurope". Ciononostante, il Commissario ha ricordato come anche la mobilità, uno degli elementi più importanti ai fini del funzionamento del previsto Spazio europeo della ricerca (SER), sarà determinante per garantire che paesi come la Norvegia svolgano un ruolo chiave nell'apertura della ricerca europea. "La mobilità è uno dei problemi più importanti per l'industria e la ricerca in Europa. Per questo motivo la sua dotazione di bilancio è stata raddoppiata, passando da 900 milioni di euro nel quinto programma quadro, a 1,8 miliardi previsti per il 6PQ", ha affermato il Commissario. Al termine delle discussioni svoltesi a Bergen, Busquin ha visitato, insieme al ministro norvegese del Commercio e dell'Industria Grete Knudsen, l'impianto di trivellazione petrolifera di Norsk Hydro nel Mare del Nord dove, oltre ad osservare il funzionamento della struttura, il Commissario ha ottenuto maggiori informazioni sulla ricerca in materia di energia.