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THE LIMITS TO THE TRANSFER OF FIRMS’ STATUS ADVANTAGES <br/>IN CROSS-BORDER INVESTMENTS

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Il trasferimento dello status del paese d’origine nell’espansione internazionale

Un team dell’UE ha indagato sul modo con cui la reputazione (status) nazionale di un’azienda si ripercuote sui risultati all’estero. Le conclusioni suggeriscono che i migliori risultati avvengono in caso di consistente somiglianza normativa. A una maggiore differenza corrisponde un minore valore della reputazione (status).

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È stato dimostrato in un lavoro precedente che lo status sul mercato nazionale di un’azienda incide sui miglioramenti prestazionali. Anche se i vantaggi di status nel paese d’origine possono essere trasferibili a livello internazionale, i limiti di tale trasferibilità non sono ancora stati integralmente comprovati. Il progetto STATUS (The limits to the transfer of firms’ status advantages in cross-border investments), finanziato dall’UE si è proposto fornire maggiori informazioni sull’argomento. Lo studio quadriennale ha affrontato tre importanti questioni legate agli investimenti nel capitale di rischio transfrontalieri e l’impatto dello status al di là delle frontiere nazionali. I ricercatori hanno tentato di capire il ruolo delle distanze fisiche, culturali e istituzionali sul trasferimento dei vantaggi legati allo status dal paese d’origine a quelli destinatari. Hanno anche esaminato l’influenza esercitata dalle relazioni migratorie e commerciali transnazionali sulla trasferibilità di tali vantaggi. Infine, hanno studiato l’impatto delle differenze di status a livello nazionale sul commercio transfrontaliero. La ricerca sui processi di trasferimento dello status sui mercati internazionali è anche utile per ragioni pratiche. La sempre più comune espansione internazionale significa che nel 2010 gli investimenti stranieri diretti ammontavano al 30 % del prodotto interno lordo mondiale, mentre il commercio internazionale era al 56 %. Tuttavia, lo status delle organizzazioni resta sottovalutato nella letteratura in materia di gestione internazionale. Benché condivida diverse caratteristiche con le risorse aziendali intangibili, è anche fondamentalmente diverso per la sua natura relazionale. I risultati preliminari indicano che è necessaria una minima interconnessione affinché possa riuscire il trasferimento dello status. Inoltre, lo status di un’impresa può essere sostituito dalla vicinanza del mercato nazionale di un’impresa di capitale di rischio al sistema di commercio mondiale centrale, riducendo il suo impatto sulle prestazioni. I risultati preliminari suggeriscono che le distanze culturali ed economiche riducono gli effetti dello status goduto nel paese d’origine quando si fa ingresso nel mercato estero. In secondo luogo, le distanze normative riducono il collegamento tra lo status nel paese d’origine e i risultati dell’investimento. Sembrerebbe anche che le aziende con status elevato possano con maggiore probabilità ottenere risultati positivi in paesi che dal punto di vista istituzionale sono simili a quello di provenienza. I risultati ottenuti finora si aggiungono alla letteratura sulla teoria e strategia organizzativa, evidenziando alcuni limiti che si frappongono ai vantaggi di status nei trasferimenti. Gli esiti consentiranno alle imprese di pianificare meglio la loro espansione e ai governi di incentivare più efficacemente gli investimenti esteri.

Parole chiave

Status di mercato, vantaggi di status, investimenti transfrontalieri, mercati internazionali

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