Secondo la Bulgaria il 6PQ dovrebbe incoraggiare i piccoli progetti e la partecipazione delle PMI
Nell'ambito del Sesto programma quadro (6PQ) dovrebbe essere dato spazio a programmi più piccoli che coinvolgano le piccole e medie imprese (PMI): questo è quanto afferma il documento che illustra la posizione della Bulgaria in merito alle proposte della Commissione per il prossimo programma quadro di ricerca. Il documento è stato inviato al commissario per la Ricerca Philippe Busquin e al direttore generale della DG Ricerca Achilleas Mitsos, accompagnato da una lettera con i ringraziamenti alla Commissione per aver incluso i paesi candidati nella discussione sul 6PQ. Il documento bulgaro esprime apprezzamento per le proposte della Commissione e mette in risalto alcuni settori che la Bulgaria ritiene di particolare importanza, ossia quelli relativi all'ampliamento e allo sviluppo regionale, oltre ad avanzare alcune proposte di propria iniziativa. Il ministero bulgaro per l'Istruzione e la Scienza propone una maggiore partecipazione da parte di PMI (piccole e medie imprese) e giovani scienziati, finanziamenti più consistenti per i progetti piccoli e rischiosi, una più rapida valutazione dei progetti più piccoli, l'armonizzazione della legislazione fiscale e di quella del lavoro ed il riconoscimento dei diplomi tra Stati membri e paesi candidati. Esso richiede inoltre l'elaborazione di un sistema dei brevetti europeo più veloce e più semplice e l'attribuzione della priorità alla biotecnologia vegetale nell'ambito del settore tematico "genomica e biotecnologia per la salute". Secondo il documento, dovrebbero essere stimolati progetti più piccoli, poiché le PMI non stanno reagendo agli obiettivi dei progetti di ampia portata. Inoltre, i progetti dovrebbero essere avviati secondo un approccio "bottom up". Il documento fa seguito ad una reazione positiva alle proposte relative allo Spazio europeo della ricerca (SER), pubblicate in luglio, ed all'approvazione dei programmi scientifici nazionali per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, presentati dal governo bulgaro sempre a luglio 2001.