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L'Austria sollecita un incremento delle attività di ricerca interdisciplinare nelle proposte per il 6PQ

L'Austria ha espresso un'approvazione di massima delle proposte avanzate dalla Commissione europea in merito ai programmi specifici del sesto programma quadro (6PQ), ma propone l'integrazione della ricerca socioeconomica nei relativi settori prioritari. Il ministero federale ...

L'Austria ha espresso un'approvazione di massima delle proposte avanzate dalla Commissione europea in merito ai programmi specifici del sesto programma quadro (6PQ), ma propone l'integrazione della ricerca socioeconomica nei relativi settori prioritari. Il ministero federale austriaco per l'Istruzione, la scienza e la cultura ha pubblicato due nuovi documenti, a complemento della posizione espressa dall'Austria in merito al 6PQ, resa nota a giugno. Nel primo, il ministero espone la propria reazione, generalmente favorevole, in relazione ad ognuno dei settori tematici proposti, e nel secondo sollecita più ricerca interdisciplinare e suggerisce come integrare la ricerca socioeconomica in ciascuna delle priorità tematiche proposte. "Sebbene la proposta corrente affermi la propria fede nella ricerca interdisciplinare, la formulazione attuale del 6PQ e dei programmi specifici indica piuttosto un passo indietro verso la cosiddetta ricerca 'mode 1' di tipo tradizionale e orientata verso le discipline", si legge nel documento austriaco. "Negli ultimi quattro anni si sono fatti tentativi di avvicinare sempre più tra di loro ricercatori appartenenti a discipline e 'mondi' diversi, con l'obiettivo di gestire meglio, congiuntamente, urgenti problemi sociali. Non sarebbe ora né nell'interesse della comunità dei ricercatori, né in quello della Commissione europea, tralasciare di promuovere il processo di apprendimento e riqualificazione così avviato, nonché lo sviluppo ulteriore verso una ricerca interdisciplinare nello Spazio europeo della ricerca (SER) e nel prossimo programma quadro", prosegue il documento. In merito al settore prioritario "Genomica e biotecnologia per la salute", analogamente al quinto programma quadro, il documento raccomanda l'integrazione della bioetica, dei sistemi e dei servizi di salute pubblica, degli aspetti socioeconomici delle scienze della vita e delle biotecnologie, delle questioni di carattere demografico e di politica sociale correlate all'invecchiamento della popolazione, nonché di ricerche mirate a perfezionare i fondamenti delle politiche e della programmazione dei sistemi di assistenza sociale. Relativamente al settore d'azione "Lotta alle maggiori malattie trasmissibili correlate alla povertà", il ministero austriaco è a favore dell'inserimento della prevenzione delle principali malattie trasmissibili, tramite, ad esempio, attività divulgativa e vaccinazioni, operando sugli aspetti sociali, economici e geografici che costituiscono barriere all'accesso delle informazioni e svolgendo un esame dell'uso adeguato dei farmaci sviluppati di recente. Un argomento costantemente ribadito nei documenti austriaci è l'inserimento dei paesi candidati in tutti gli aspetti del programma. L'Austria ritiene che ciò sia di particolare importanza in rapporto alle priorità del programma "Tecnologie per la società dell'informazione" (IST). Al fine di colmare il divario digitale, è quindi necessario, secondo l'Austria, svolgere ricerche su come migliorare l'integrazione dei paesi candidati, per verificare le distanze da superare e delineare scenari possibili di sviluppo. Le priorità IST dovrebbero includere anche la valutazione tecnologica, l'elaborazione concettuale dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e lo sviluppo di "ambienti intelligenti", secondo il ministero austriaco, che vorrebbe anche inserire le "Tecnologie del futuro ed emergenti" nel programma IST a titolo di obiettivo di ricerca separato, anziché relegarle nella priorità otto, "Anticipare le esigenze scientifiche e tecnologiche". Alla luce dei recenti avvenimenti, la ricerca sulla sicurezza nel campo aeronautico dovrebbe ora essere ampliata per includere aspetti relativi all'incolumità personale. "Si tratta evidentemente di questioni che vanno al di là della progettazione di aeroplani affidabili e di sistemi adeguati di monitoraggio delle operazioni di volo", afferma il documento. L'Austria ha inoltre espresso alcune preoccupazioni in merito all'accessibilità per tutti gli Stati membri delle applicazioni pratiche della ricerca aeronautica e spaziale, osservando che in questi due campi sono attive solo poche imprese all'avanguardia, in un numero ridotto di Stati, le quali hanno "ripetutamente estromesso partner più piccoli o nuovi venuti dai progetti in presenza di limiti di bilancio". La soluzione raccomandata dal documento è quella di "rispettare procedure adeguate per agevolare un accesso equo ed uguale per tutti". I finanziamenti dedicati a "Sviluppo sostenibile e cambiamento globale" dovrebbero essere pari a quelli del quinto programma quadro, afferma il ministero austriaco, raccomandando altresì di approfondire ed ampliare l'impegno per la ricerca nei settori correlati all'obiettivo di ottenere miglioramenti di carattere ecologico e sociale della società europea, nonché la suddivisione del programma in settori tematici di facile comprensione. In tutti i settori tematici prioritari, l'Austria vorrebbe vedere illustrata in maggiore dettaglio la cooperazione internazionale con i paesi mediterranei (compresi i Balcani occidentali), con i paesi dell'ex Unione Sovietica e con quelli in via di sviluppo. "I provvedimenti utili tratti dal programma INCO [Cooperazione con paesi terzi e organizzazioni internazionali] del quinto programma quadro dovrebbero essere continuati", secondo il documento.

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Austria

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