Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary
Contenuto archiviato il 2024-05-27

"MEiobenthos in Shallow-water Marine ECosystems: A Monitoring, Experimental and Modelling Study to Understand Shallow-Water Meiobenthic Function in Marine Ecosystems and Assess its Economic Value"

Article Category

Article available in the following languages:

Il ruolo della meiofauna negli ecosistemi marini

I biologi marini hanno studiato i piccoli invertebrati che vivono nei sedimenti marini, noti come meiofauna, per analizzare in maniera più approfondita gli ecosistemi marini delle acque poco profonde e il modo in cui questi possono essere influenzati dai cambiamenti climatici.

Il progetto MESMEC (Meiobenthos in shallow-water marine ecosystems: A monitoring, experimental and modelling study to understand shallow-water meiobenthic function in marine ecosystems and assess its economic value) ha preso in esame la struttura, la diversità, le funzioni e l’importanza della meiofauna, con l’obiettivo di capire il ruolo di questi piccoli invertebrati negli ecosistemi marini. I ricercatori hanno usato un monitoraggio a lungo termine per studiare i naturali modelli di distribuzione della meiofauna. Esperimenti di laboratorio sono stati condotti per valutare l’impatto delle variazioni di temperatura, dei livelli di anidride carbonica e ossigeno e del cibo disponibile. Il MESMEC ha integrato i risultati in modelli di ecosistema accoppiati e ha determinato il contributo della meiofauna nel funzionamento degli ecosistemi. Il team ha anche calcolato quanto la meiofauna contribuisca attualmente al valore socioeconomico degli ecosistemi costieri e quanto potrà farlo in futuro. L’analisi dei campioni raccolti al largo della costa sud-occidentale dell’Inghilterra ha rivelato una stretta relazione tra la produttività nelle acque di superficie, la biodiversità della meiofauna e le fioriture di fitoplancton stagionali. Questo stretto rapporto tra la superficie e i fondali marini ha delle implicazioni sullo sviluppo di modelli di ecosistema. Può infatti aiutare gli scienziati a prevedere in maniera più accurata dei cambiamenti nella biodiversità e nel funzionamento dell’ecosistema a seguito dei cambiamenti climatici. Sono stati condotti degli esperimenti per determinare l’impatto dell’acidificazione dell’oceano sulla meiofauna alla fine del ventunesimo secolo. I risultati indicano un impatto ridotto ma rilevabile sulla ricchezza della meiofauna e sulla composizione delle comunità. Gli organismi della meiofauna sono risultati in grado di affrontare delle variazioni dell’acidificazione degli oceani di breve durata (due settimane), senza rischi di mortalità elevata o di alterazioni della biodiversità o della composizione delle comunità. L’esposizione a lungo termine (10 settimane), di contro, è risultata influire sulla quasi tutti o su tutti gli aspetti delle comunità della meiofauna. L’aumento della temperatura ha colpito la meiofauna, andandosi a sommare agli effetti negativi dell’acidificazione degli oceani. Il MESMEC è stato veicolo di una ricerca innovativa sull’ecosistema marino, in grado di fornire opportunità di sviluppo del gruppo di ricerca sulla meiofauna del Plymouth Marine Laboratory. Ha inoltre dato un contributo significativo alla gestione dell’ambiente marino europea per quanto riguarda gli obiettivi della direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino dell’UE.

Parole chiave

Meiofauna, ecosistemi marini, sedimenti, acque poco profonde, cambiamenti climatici, acidificazione degli oceani

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione