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Dibattiti sulla cooperazione ESA-UE per una nuova strategia spaziale

A seguito della riunione del consiglio dell'Agenzia spaziale europea (ESA), tenutasi ad Edimburgo (Regno Unito) il 14 ed il 15 novembre, un portavoce dell'ESA ha affermato che si stanno svolgendo dibattiti sull'istituzione di una nuova ed ambiziosa strategia spaziale, che prev...

A seguito della riunione del consiglio dell'Agenzia spaziale europea (ESA), tenutasi ad Edimburgo (Regno Unito) il 14 ed il 15 novembre, un portavoce dell'ESA ha affermato che si stanno svolgendo dibattiti sull'istituzione di una nuova ed ambiziosa strategia spaziale, che prevede una più stretta collaborazione tra l'Agenzia e l'Unione europea. Franco Bonacina ha affermato che una task force, costituita dall'organo esecutivo dell'ESA e dalla Commissione europea e sostenuta dal Gruppo consultivo congiunto in materia di strategia spaziale, intende avviare dibattiti sulla creazione di una strategia spaziale europea che si estenda al di là della "Strategia europea congiunta per lo spazio" sottoscritta dal consiglio dell'ESA e dal Consiglio "Trasporti" dell'UE nel novembre 2000. I gruppi, che annoverano entrambi rappresentanti dell'ESA e dell'UE, stanno esaminando le modalità per istituire una "struttura comune" quale base per un'ulteriore cooperazione e condivisione delle risorse, al fine di formare una "massa critica" nei settori chiave del programma. Secondo Bonacina, il progetto di navigazione satellitare Galileo ha rappresentato "il punto di partenza per il connubio tra le attività dell'ESA e quelle dell'Unione europea", ed "attualmente si stanno analizzando altri settori in cui è possibile instaurare una collaborazione". Egli ha aggiunto che la nuova cooperazione non determinerà necessariamente un incremento generale dei finanziamenti comunitari a favore dell'ESA, ma si concentrerà su una maggiore collaborazione, tra cui la possibilità di maggiori finanziamenti, per i programmi individuali. Tra le questioni al centro dei dibattiti figurava la dimensione politica delle operazioni. Citando l'esempio del progetto di monitoraggio globale dell'ambiente e della sicurezza (GMES), per il quale l'ESA sta già fornendo i satelliti, Bonacina ha spiegato che l'ESA, "a differenza dell'Unione europea, non ha un mandato politico" e pertanto gli aspetti politici del programma saranno trattati dall'Unione europea.

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