Il CES sollecita una campagna d'informazione sugli OGM
Secondo il Comitato economico e sociale (CES), è necessaria una campagna d'informazione della Commissione europea per far conoscere al pubblico i rischi e benefici degli organismi geneticamente modificati (OGM). In un parere relativo alla proposta della Commissione sulla tracciabilità ed etichettatura dei prodotti contenenti OGM, il Comitato afferma che informazioni fornite da organismi indipendenti sugli OGM contenuti nei prodotti alimentari, nei mangimi animali e nell'ambiente aiuterebbero i cittadini a compiere scelte informate sui cibi che consumano e sulle tecnologie utilizzate per produrli. Il parere, adottato a marzo, aggiunge che l'introduzione di una normativa che regoli la tracciabilità e l'etichettatura aumenterà la possibilità che le autorità svolgano controlli e renderà più agevole la ricerca sugli effetti a lungo temine degli alimenti geneticamente modificati. Il CES afferma che la legislazione esistente al riguardo non garantisce pienamente il diritto dei consumatori ad essere informati e compiere scelte consapevoli. Il parere avverte che taluni punti della proposta restano oscuri, ad esempio la distinzione tra gli alimenti che utilizzano gli OGM nel processo produttivo e quelli che sono prodotti a partire dagli OGM. Il Comitato esorta altresì ad una definizione urgente della responsabilità relativa al danno ambientale causato dagli OGM ed alla contaminazione accidentale delle colture biologiche, definendo "inaccettabile" l'attuale scarsità di chiarezza al riguardo. Il CES osserva comunque con compiacimento che la nuova normativa introdurrà condizioni di maggiore trasparenza, sia per l'alimentazione umana sia per quella animale. Il Comitato lancia inoltre un monito contro la possibilità di un aumento dei prezzi, se si addebiteranno al consumatore le maggiori spese comportate dall'introduzione di nuove prescrizioni, e afferma che qualsiasi costo aggiuntivo dovrebbe ricadere sui produttori di GM e sui relativi prodotti, piuttosto che sui prodotti tradizionali.