Il nuovo piano d'azione "eEurope" avrà un numero di priorità inferiore al precedente
Il 6 maggio, il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione, Erkki Liikanen, ha annunciato che le priorità del nuovo piano d'azione "eEurope 2005" saranno in numero inferiore ed avranno una connotazione maggiormente specifica rispetto al precedente piano d'azione "eEurope 2002". In un discorso pronunciato a Madrid ad una riunione dell'Osservatorio delle nuove tecnologie, Liikanen ha affermato che le nuove priorità rifletteranno i numerosi obiettivi raggiunti nel recente passato e saranno mirate a garantire che si compiano progressi nei settori chiave. "Il numero ristretto di priorità renderà 'eEurope 2005' più selettivo rispetto a quanto lo sia stato 'eEurope 2002' con il suo approccio generale, tuttavia è necessario porre un'attenzione maggiore per assicurare che si progredisca nei settori più importanti", ha dichiarato Liikanen. È probabile che le nuove priorità riflettano quelle che, secondo il parere della Commissione, sono le esigenze attuali dell'Europa: "Contenuti accessibili a tutti e formulati nella lingua dell'utente, aspetto per il quale il settore pubblico deve svolgere un ruolo fondamentale tramite le informazioni ad esso correlate, l'e-government, l'e-health e l'e-learning". Lo sviluppo dell'e-business rappresenta un'ulteriore sfida, ha aggiunto Liikanen, alla quale si dovrebbero accompagnare i progressi ottenuti nell'infrastruttura per la banda larga e nella sicurezza della rete. Le proposte della Commissione per "eEurope 2005" saranno presentate al Consiglio europeo di Siviglia del giugno 2002. Liikanen ha inoltre approfittato del suo discorso di Madrid per esortare i governi dell'UE ad impegnarsi maggiormente a promuovere l'innovazione, sostenendo che quest'ultima va di pari passo con una crescita elevata della produttività. Nel rispondere alla sua stessa domanda, "Cosa possono fare i governi per favorire le innovazioni?", Liikanen ha individuato quattro misure: incentivi alle aziende innovative, protezione dei diritti di proprietà intellettuale, incoraggiamento dello spirito imprenditoriale e promozione dell'interazione fra ricerca, settore industriale, imprenditori e fonti di capitale. Riferendosi alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale, Liikanen ha definito "estremamente spiacevole" il mancato raggiungimento di un accordo fra gli Stati membri dell'UE in materia di brevetto comunitario. Il Commissario ha inoltre evidenziato in che misura il sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, che entrerà in vigore nel 2002, promuoverà l'innovazione. "Fra gli altri aspetti, le proposte intendono favorire il trasferimento transnazionale di tecnologie ed incoraggiare le regioni a collaborare per ampliare i risultati ottenuti in materia di innovazione e per sviluppare strategie in questo settore. È previsto anche un sostegno al collegamento in rete, a livello europeo, degli attori coinvolti nel sistema d'innovazione", ha affermato Liikanen.