Secondo Liikanen, la convergenza dei media è fondamentale per una società dell'informazione globale
Secondo il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione, Erkki Liikanen, la convergenza delle piattaforme dei mezzi di comunicazione quali la televisione digitale, i telefoni cellulari di terza generazione (3G) e l'Internet ad alta velocità possono contribuire alla costituzione di una società dell'informazione aperta a tutti. In occasione del suo intervento ad una conferenza sulla "Convergenza dei media in Europa e nelle Americhe" tenutasi il 13 maggio, il commissario Liikanen ha sostenuto che la convergenza delle diverse piattaforme tecnologiche sta "trasformando la società" attraverso il cambiamento del modo in cui le imprese e gli individui si comportano ed interagiscono. Liikanen ha dichiarato che la convergenza favorirà la riduzione del "divario digitale" fra coloro i quali hanno accesso alla nuova tecnologia e quelli che ne sono esclusi. "Con una più ampia scelta di piattaforme e di reti, aumenteremo l'inclusione. Ci saranno molte meno ragioni per escludere chicchessia a causa dell'ubicazione geografica, delle competenze o delle capacità", ha affermato il Commissario. Egli ha invitato le autorità pubbliche a fissare priorità di governo e politiche chiare, al fine di scindere i contenuti dalle reti e metterli a disposizione di un più vasto pubblico. Un approccio coerente alla convergenza è essenziale, ha aggiunto, per consentire alla società di giovarsi dei vantaggi economici, della maggiore produttività e della più ampia scelta che ne deriveranno. Secondo Liikanen, l'utilizzo di piattaforme aperte ed interoperabili migliorerà nel contempo la qualità dei contenuti locali, diminuendo l'esigenza di ricreare contenuti per piattaforme diverse. Egli ha sottolineato altresì lo stretto legame fra la convergenza e la creazione di imprese. "L'imprenditorialità è intimamente collegata al concetto di convergenza come noi lo intendiamo. Si dovrebbe consentire alle iniziative locali che valorizzano la diversità culturale di prosperare", ha sostenuto Liikanen. Egli ha proseguito affermando che questi nuovi risultati richiederanno nuove partnership per diffondersi, come quelle promosse dall'Unione europea attraverso il suo programma IST di ricerca e sviluppo, che è aperto alle organizzazioni non europee. Il Commissario ha evidenziato nel contempo il ruolo che la televisione digitale può svolgere nell'aprire la società dell'informazione a tutti. Egli ha citato l'esempio dell'America Latina e dei Carabi, dove 27 abitanti su 100 possiedono una televisione, ma soltanto 8 persone su 100 hanno un PC. Poiché un numero maggiore di abitanti possiede un apparecchio televisivo, la popolazione potrebbe avere un più ampio accesso alle applicazioni della società dell'informazione, come l'impiego dell'e-government e dell'e-health, attraverso tale mezzo di comunicazione. Liikanen ha affermato che l'UE è impegnata a sostenere l'introduzione in questi paesi della televisione digitale terrestre ed a condividere consulenze ed esperienze per favorire il raggiungimento di tale obiettivo.