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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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I ricercatori russi intendono protestare contro la riduzione dei finanziamenti alla scienza

Gli scienziati russi si preparano a compiere una marcia di 100 chilometri su Mosca per protestare contro il declino della scienza in Russia. Circa 150 scienziati percorreranno in tre giorni la distanza da un centro di ricerca a sud della capitale fino a Mosca. La diminuzione ...

Gli scienziati russi si preparano a compiere una marcia di 100 chilometri su Mosca per protestare contro il declino della scienza in Russia. Circa 150 scienziati percorreranno in tre giorni la distanza da un centro di ricerca a sud della capitale fino a Mosca. La diminuzione della spesa pubblica a favore della scienza e la conseguente fuga di cervelli verso Ovest sono i principali temi che i dimostranti intendono porre al centro dell'attenzione. Se da un lato il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato prioritario far rinascere il mondo scientifico in Russia, dall'altro il governo, a parere degli scienziati, non sta tenendo fede al proprio impegno di mantenere il livello dei finanziamenti. La spesa a favore della scienza nel paese si è dimezzata nel corso degli ultimi sei anni, portandone la dotazione complessiva ad un livello inferiore a quello di alcune università occidentali, affermano gli autori della protesta. Non meno di 500.000 scienziati hanno abbandonato la Russia dopo il crollo dell'Unione Sovietica. In maggior parte si sono diretti negli Stati Uniti, in Europa e Giappone, dove sono estremamente apprezzati nonché in grado di guadagnare somme molto superiori ai cento dollari che costituiscono lo stipendio medio in Russia. Il presidente Putin ha sollecitato gli scienziati russi ad ottimizzare le proprie attività di ricerca ed a concentrarsi sullo sviluppo di tecnologie nuove.