Il Parlamento europeo adotta una risoluzione sulla proposta della Commissione relativa alle statistiche in materia di scienza
Il 2 luglio, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione legislativa su una proposta concernente la produzione e lo sviluppo di statistiche comunitarie in materia di scienza e tecnologia. La proposta della Commissione riguarda la trasmissione di statistiche da parte degli Stati membri su base regolare, in particolare statistiche sull'attività di Ricerca e Sviluppo (R&S) in tutti i settori ed anche sul finanziamento delle attività di R&S. Un emendamento del Parlamento raccomanda di tenere conto della dimensione regionale elaborando, ove possibile, statistiche in materia di scienza e tecnologia, basate sulla classificazione NUTS (nomenclatura delle unità territoriali per la statistica). Il Parlamento sostiene che per controllare gli effetti della scienza e della tecnologia sulla riuscita economica sia necessario disporre di dati che chiariscano quali siano i fattori di produzione e la produzione, regione per regione. La Comunità darà priorità alle statistiche nei seguenti settori: - innovazione - risorse umane dedicate alla scienza e alla tecnologia - brevetti - attività ad alta tecnologia - statistiche in base al genere del personale impegnato in scienza e tecnologia. Il Parlamento, inoltre, ha inserito un emendamento al fine di affermare che la Comunità intensificherà la collaborazione con l'OCSE (l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici) ed altre organizzazioni internazionali. Gli eurodeputati ritengono che ciò sia necessario nell'ottica della divisione delle competenze tra organizzazioni internazionali. Nella motivazione all'emendamento si legge, infatti: "È opportuno che l'Unione europea concentri i propri sforzi su innovazione, risorse umane e statistiche di genere, e che intensifichi la collaborazione con l'OCSE ed altre organizzazioni internazionali, adottando, all'occorrenza, una 'strategia di inseguimento' per quanto riguarda brevetti ed attività ad alta tecnologia". Gli eurodeputati chiedono, inoltre, che la Commissione presenti una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio ogni quattro anni e non ogni cinque come proposto dalla Commissione stessa. L'Europarlamento sostiene infatti che "se il Parlamento ed il Consiglio vogliono svolgere non soltanto un compito di indirizzo, ma anche di controllo, dovrebbero poter valutare il lavoro nel corso del suo svolgimento".