Scienziati britannici svelano una delle componenti chiave dell'Internet di seconda generazione
In occasione di una conferenza internazionale tenutasi il 22 luglio ad Edimburgo (Scozia), scienziati britannici hanno svelato uno dei principali blocchi costitutivi del "Grid", acclamato come il successore di Internet del 21° secolo. I ricercatori dei centri britannici di eScience e dell'IBM Regno Unito hanno rivelato nel dettaglio le parti fondamentali della "struttura di collegamento" sulla quale è incentrato il "Grid", che consentirà ai ricercatori di utilizzare le vaste risorse computazionali di tutto il mondo per vincere le principali sfide scientifiche in settori quali il genoma umano e la fisica delle particelle. Si auspica che le nuove specifiche apriranno la strada ai prototipi dei sistemi per il Grid e ad applicazioni commerciali oltre che scientifiche. L'annuncio è stato dato in occasione del quinto Global Grid Forum (GGF), ospitato nel corso di questa settimana dal National eScience Centre britannico con sede ad Edimburgo. La manifestazione ha riunito oltre 1.000 esperti provenienti da tutto il mondo per affrontare e dibattere lo sviluppo del "Grid computing". Il forum ha disposto in merito alla pubblicazione di un preciso programma tecnologico che stabilisce le norme e le tabelle di marcia cui dovranno attenersi gli sviluppatori del "Grid". Il team britannico responsabile dell'iniziativa ha compilato una serie di procedure che consentiranno agli scienziati che utilizzano il "Grid" di accedere alle banche dati contenenti i risultati della ricerca provenienti da qualsiasi sistema in ogni parte del mondo. Il professor Malcolm Atkinson, direttore del National eScience Centre, ha dichiarato: "L'eScience cambierà il nostro modo di lavorare. Risolveremo i problemi con maggiore rapidità. Concentreremo gli sforzi delle comunità scientifiche, attingendo ai dati comuni ed all'elevata potenza di calcolo per affrontare le sfide impellenti". Egli ha poi aggiunto: "Se da un lato il World Wide Web ci consente di condividere i dati, dall'altro l'e-science permette ai gruppi di ricerca di collaborare al fine di convertire i dati in informazioni e, quindi, in conoscenza". Il direttore del programma principale di eScience del Centro, professor Tony Hey, ha affermato: "Una ricerca di valore si basa sui dati. Tuttavia, visto che i dati raccolti in un singolo anno equivalgono oggigiorno all'ammontare totale di quelli raccolti in precedenza, risulta chiara la portata della sfida tesa a condividere e raccogliere tutti questi dati". "La ricerca innovativa svolta dal team britannico apre la strada alla realizzazione di tale impresa e riteniamo che una serie di prototipi basati sul lavoro del gruppo saranno presentati nelle prossime settimane e nei mesi a venire".
Paesi
Regno Unito