L'UEB elimina una "scappatoia" che avrebbe consentito, in teoria, la clonazione umana
Il 24 luglio, l'Ufficio europeo dei brevetti (UEB) ha annunciato la correzione di una "scappatoia" contenuta in un brevetto, che avrebbe consentito, in teoria, la clonazione di esseri umani. La denuncia di alcuni governi europei è giunta dopo la concessione di un brevetto all'Università di Edimburgo (Regno Unito), che autorizzava la manipolazione di cellule di mammiferi per creare un animale transgenico, senza escludere espressamente gli esseri umani. Inizialmente, al momento della concessione del brevetto all'Università di Edimburgo e alla società biotecnologica australiana Stem Cell Sciences, avvenuta nel 1999, quest'omissione passò inosservata, ma alcuni mesi più tardi i funzionari dell'UEB ammisero di aver commesso un errore. Sebbene né l'Università di Edimburgo, né la Stem Cell Sciences avessero espresso l'intenzione di utilizzare il brevetto per clonare esseri umani, il fatto che esso autorizzasse, in teoria, una simile evenienza cominciò a destare preoccupazione. Per ragioni procedurali, l'UEB ha dovuto attendere la presentazione di formali denunce prima di correggere il brevetto. A contestare il fatto, del quale si è discusso anche in seno al Parlamento europeo, sono stati i governi tedesco, italiano e olandese.