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Past Continental Climate Change: Temperatures from marine and lacustrine archives

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Nuovo proxy per i modelli di cambiamento climatico

Un’iniziativa finanziata dall’UE ha sviluppato e testato un nuovo proxy per stabilire le temperature continentali nei climi del passato. Il lavoro e i suoi risultati hanno portato a modelli di cambiamento climatico migliorati.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

I modelli al computer utilizzati per la previsione degli impatti dei cambiamenti climatici sono convalidati dalle analisi di eventi climatici passati. Pertanto, le ricostruzioni dettagliate dei climi del passato, in particolare la temperatura, sono di grande importanza. Diversi strumenti, indicati come proxy, sono a disposizione per ricostruire le temperature assolute della superficie del mare. Tuttavia, le ricostruzioni di temperature continentali sono ostacolate dalla mancanza di proxy di temperatura quantitativi. Lo scopo del progetto PACEMAKER (Past continental climate change: Temperatures from marine and lacustrine archives) era quello di effettuare una valutazione dettagliata di un nuovo proxy di temperatura quantitativo basato sulla distribuzione dei lipidi nelle membrane. I lipidi dei glicerol diachil glicerol tetraeteri ramificati (brGDGT) si trovano nei batteri che vivono nei sedimenti marini, che sono stati trasportati dai fiumi verso l’oceano. Poiché la composizione dei brGDGT nel suolo è influenzata dalla temperatura media annua (MAT), la determinazione della distribuzione dei brGDGT in campioni di sedimenti del fiume possono essere utilizzati per ricostruire le temperature continentali del passato. I ricercatori hanno studiato le origini biologiche dei brGDGT nel suolo e hanno scoperto che sono stati molto probabilmente prodotti dagli Acidobatteri, un tipo comune di batteri del suolo. Hanno anche studiato come i lipidi della membrana batterica sono stati trasportati verso il mare da quattro grandi sistemi fluviali: il Rio delle Amazzoni in Brasile, lo Yenisei in Siberia, il Tago in Spagna/Portogallo e il Rodano in Francia. Gli scienziati hanno scoperto che la produzione in situ di brGDGT nel fiume ha influenzato la distribuzione dei brGDGT prodotti dall’erosione del suolo. Questo variava da un sistema fluviale all’altro. Nello Yenisei, per esempio, la produzione in situ giocava un ruolo importante, ma ciò era meno significativo in Amazzonia e nel Rodano. Uno svantaggio dell’utilizzo dei brGDGT è che possono anche essere prodotti in situ nei sedimenti marini. Così, i brGDGT nei sedimenti marini possono essere usati solo per ricostruire il clima continentale quando i campioni centrali sono situati vicino alla foce di un fiume. L’identificazione di un nuovo gruppo di brGDGT nel suolo ha permesso agli scienziati di effettuare migliori calibrazioni della temperatura. Inoltre, essi hanno studiato il potenziale di sedimenti lacustri come archivi del cambiamento climatico continentale utilizzando i brGDGT. Il lavoro sul campo è stato utilizzato per identificare le fonti di brGDGT e le informazioni ambientali contenute nella loro distribuzione. PACEMAKER ha permesso di eseguire le ricostruzioni di climi passati, aiutando in tal modo a comprendere l’evoluzione del clima sulla Terra. Questo ha aperto nuove aree di ricerca palaeoclimatologica e contribuito al miglioramento dei modelli climatici attuali.

Parole chiave

Cambiamento climatico, temperature continentali, proxy di temperatura, PACEMAKER, brGDGT

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