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Role of nuclear architecture in cancer development

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L’architettura nucleare nel cancro

Il dismorfismo nucleare rientra tra le caratteristiche distintive del cancro. Comprendendo il meccanismo alla base dell’omeostasi nucleare, si potrebbe giungere a identificare nuovi bersagli terapeutici.

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Nonostante l’importanza del nucleo nella biologia della cellula, si sa ancora molto poco sul controllo della morfologia nucleare e la sua relazione con la malignità. Il progetto ACTINNUCLSHAPECANCER (Role of nuclear architecture in cancer development), finanziato dall’UE, si proponeva di indagare sui meccanismi che causano il dismorfismo nucleare e il loro impatto sull’integrità del genoma. L’attività si è concentrata sulla rete citoplasmatica di actina e miosina e sull’implicazione di vari geni in forma nucleare. La deplezione di specifici geni ha indotto variazioni e rotture di forma nucleare, senza tuttavia condurre all’apoptosi. I ricercatori hanno osservato che la perdita parziale di integrità della membrana nucleare, attraverso la delezione di specifiche proteine nucleari, causa lo scambio di contenuto nucleo-citoplasmatico e la formazione di fasci di actina nella regione perinucleare. Si tratta di un’indicazione della presenza di forze contrattili intorno al nucleo, che potrebbero rompere la lamina nucleare. È particolarmente interessante che la rottura nucleare e la fuoriuscita di DNA non risultano soltanto fenomeni in vitro: è stato possibile osservarli in vivo nel contesto di un tumore primario. L’inibizione in vivo dell’apparato actina-miosina ha dimostrato una riduzione nella deformazione nucleare dinamica. Inoltre, i ricercatori hanno osservato che le perturbazioni della forma nucleare hanno aumentato le rotture a doppio filamento di DNA e la frequenza di cromosomi anomali. Tale scoperta ha suggerito che un aumento della forza actina-miosina potrebbe causare danni genomici e potrebbe anche tradursi in una sensibilità alterata rispetto a farmaci chemioterapici. Nel loro complesso, le attività dello studio ACTINNUCLSHAPECANCER hanno sottolineato l’importanza dell’architettura nucleare e della forma nella stabilità genomica. La descrizione del meccanismo implicato potrebbe favorire la determinazione di nuovi bersagli anticancro o lo sviluppo di strategie di intervento per ripristinare la forma e la funzione nucleare.

Parole chiave

Cancro, dismorfismo nucleare, genoma, actina, miosina, forza contrattile, rottura a doppio filamento del DNA

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