Tecnologie degli scambiatori di calore per promuovere l’uso dell’energia rinnovabile nelle case europee
Con il finanziamento dell’UE, il progetto RENEWX(si apre in una nuova finestra) (Development and demonstration of compact, multi-source heat exchanger technologies for renewable energy applications) ha sviluppato e dimostrato una nuova tecnologia e metodi di fabbricazione di scambiatori di calore che rendono possibile una maggiore penetrazione sul mercato dei sistemi a pompa di calore del tipo ad aria europei. Questa soluzione migliora l’efficienza e riduce le dimensioni dello scambiatore di calore o dell’evaporatore, integrando inoltre delle fonti energetiche secondarie o terziarie. I partner del progetto hanno ideato un processo per migliorare il coefficiente di trasferimento del calore, con un incremento massimo del 18 %. Essi hanno ottenuto una riduzione del 7 %-11 % nel consumo di energia in confronto al sistema di riferimento per il funzionamento con il calore solare, e del 15 %-17 % per il funzionamento con il calore di scarto a bassa temperatura (20 °C). Un portale interattivo online è stato messo in rete per fornire informazioni sulla progettazione dello scambiatore di calore per il team del progetto e i suoi membri. Sistemi a pompa di calore ad aria più efficienti con progettazione avanzata e combinati con fonti energetiche alternative dovrebbero sostenere la redditività dell’investimento e ridurre i periodi di ammortamento. La riduzione dell’impronta di carbonio dei sistemi a pompa di calore ad aria consentirà inoltre la possibile integrazione negli edifici. Grazie a RENEWX, le PMI nei settori della fabbricazione delle pompe di calore e produzione, progettazione e installazione dei sistemi solari termici trarranno vantaggio da progettazioni alternative e percorsi di produzione che le assisteranno nell’ampliamento della loro gamma di prodotti e anche nel competere in modo efficace con operatori stranieri del mercato. Esso contribuirà inoltre a raggiungere gli ambiziosi obiettivi relativi alla riduzione delle emissioni dell’Europa e a ridurre l’eccessiva dipendenza dei suoi cittadini dalle importazioni di energia.