Una relazione prevede che per raggiungere il punto di pareggio gli operatori 3G dovranno attendere fino al 2014
Secondo una nuova relazione compilata da Forrester Research, gli operatori europei di 3G (terza generazione) saranno in rosso fino al 2014. Il documento stima che entro il 2007 solo il 10 per cento degli utenti europei di telefonia mobile passerà al sistema UMTS (Universal Mobile Telecommunications System) e ciò comporterà un ritardo nel recupero degli investimenti, perlomeno fino al 2014. Secondo Forrester, Finlandia, Francia, Italia e Svizzera saranno i primi a raggiungere il punto di equilibrio, fra il 2010 e il 2012. In Francia e in Italia ciò sarebbe dovuto alla concorrenza piuttosto limitata nel settore 3G e alle vaste dimensioni del mercato, fattori che si traducono in un favorevole rapporto costi/ricavi potenziali. La Finlandia, invece, beneficerà di licenze 3G a costo zero e del divieto di sovvenzioni per gli apparecchi, mentre la Svizzera vanta il tasso di reddito medio per utente più alto d'Europa. Per quanto riguarda il Regno Unito, la Germania, la Spagna e il Portogallo, invece, il pareggio sembra destinato a non arrivare prima del 2014. In Germania e nel Regno Unito ciò è dovuto al costo elevato delle licenze, a cui si aggiunge la crescente concorrenza - fattore che interessa tutti e quattro i paesi - la quale richiede investimenti più ingenti per acquisire e mantenere la clientela, nonché maggiori sovvenzioni per la tecnologia dei telefoni cellulari.