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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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European DataGrid: un altro passo avanti verso la concreta realizzazione

Il progetto European DataGrid (EDG), che promette agli scienziati una straordinaria potenza di calcolo per effettuare le operazioni più complesse, come la modellizzazione del cambiamento climatico o l'analisi dei dati genomici, ha compiuto un importante passo avanti. Con l'us...

Il progetto European DataGrid (EDG), che promette agli scienziati una straordinaria potenza di calcolo per effettuare le operazioni più complesse, come la modellizzazione del cambiamento climatico o l'analisi dei dati genomici, ha compiuto un importante passo avanti. Con l'uscita dell'ultima versione del cosiddetto "middleware" - il software che consente ad una rete di calcolatori (Grid) di operare insieme in maniera continuata e trasparente, e che è destinato a supportare la qualità di produzione del "Grid computing" (sistema di calcolo distribuito mediante griglie computazionali) - si è compiuto un passo avanti verso l'elaborazione di un sistema di calcolo mondiale. Come spiega Markus Schulz, uno dei principali sviluppatori di software presso il CERN, "questa nuova release consentirà di trasferire il progetto EDG dal laboratorio al mondo reale". European DataGrid è un progetto finanziato dall'Unione europea ed è condotto dal CERN insieme ad altri cinque partner principali e a quindici partner associati. Tale progetto riunisce i seguenti importanti organismi europei di ricerca: l'Agenzia spaziale europea (ESA), il CNRS francese (Centre National de la Recherche Scientifique), l'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) italiano, l'Istituto nazionale di fisica nucleare e di fisica delle alte energie (NIKHEF) olandese e il Consiglio britannico per le ricerche in materia di fisica delle particelle ed astrofisica (PPARC). Uno dei principali obiettivi del progetto, avviato quasi due anni fa, consiste nel superare la fase di ricerca e sviluppo (R&S) e dimostrate la "qualità di produzione" del Grid computing. Per "qualità di produzione" non si intende solo la dimostrazione di un principio, ma anche la fornitura di una risorsa stabile, necessaria agli scienziati europei. La nuova versione si basa sia sul software precedentemente sviluppato nell'ambito del progetto EDG, sia su consolidate soluzioni Open Source. A partire dai componenti del toolkit "Globus 2.2" per lo sviluppo di software Grid, la nuova versione ha notevolmente migliorato le operazioni di trasferimento di file di grandi dimensioni, garantendo una migliore localizzazione delle applicazioni durante il loro utilizzo sulla Grid ed un sistema informativo più stabile. Inoltre, sono stati aggiunti diversi elementi chiave per la produzione, come l'accesso agevolato ai sistemi di memoria di massa distribuita, un meccanismo semplificato per l'installazione del software e funzioni di facile uso per l'invio di comandi. Attualmente, il software è installato su centinaia di computer che costituiscono il testbed per la produzione EDG, una delle infrastrutture computazionali più ampie e sofisticate al mondo. Inizialmente limitato a cinque paesi europei, il testbed è stato esteso di recente a circa 20 siti in tutt'Europa, compresa la Polonia, la Repubblica Ceca, la Spagna, il Portogallo, la Germania e i paesi nordici. Inoltre è stata dimostrata l'interoperabilità di questo sistema con l'infrastruttura Grid in fase di sviluppo negli USA e presto verranno aggiunti al testbed nuovi siti in Asia, Russia e Canada. A consentire i collegamenti dei diversi nodi europei è il progetto GEANT cofinanziato dall'UE, un'importante rete di comunicazione dati che collega oltre 30 paesi in tutta Europa ad un velocità pari addirittura a 10 gigabit al secondo. Il progetto EDG rappresenterà uno dei primi importanti test della qualità di produzione di quest'imponente rete. I partecipanti ai progetti EDG e GEANT collaborano al fine di risolvere i problemi legati alla velocità, all'affidabilità e alle capacità di monitoraggio emersi durante l'utilizzo delle applicazioni effettuate nell'ambito del testbed EDG. Il testbed di produzione EDG verrà utilizzato dagli scienziati per condurre ricerche in tre settori chiave: l'analisi genomica, l'osservazione della Terra e la fisica delle alte energie. In quest'ultimo settore, i fisici del CERN si avvalgono della tecnologia Grid per affrontare la sfida legata all'enorme mole di dati che dovranno gestire nel momento in cui il collisore LHC (Large Hadron Collider) - il più potente strumento a tutt'oggi esistente per esaminare le proprietà della materia - sarà operativo. Gli esperimenti su LHC produrranno circa 10 Petabytes di dati l'anno, ovvero l'equivalente di 16 milioni di CD-Rom. È chiaro, quindi, che la sfida legata all'archiviazione e all'analisi di una simile quantità di dati sarà colossale. Il professor Alois Putzer dell'Università di Heidelberg, responsabile dell'organizzazione del sistema di calcolo mondiale per l'esperimento Atlas su LHC ha affermato: "Siamo lieti del fatto che il progetto EDG stia già effettuando le release del middleware per la qualità di produzione DataGrid. Questo strumento ci consentirà di testare regolarmente le nostre complesse esigenze di calcolo su un'infrastruttura di Grid reale e potrebbe esercitare un significativo impatto sulle modalità di organizzazione del nostro centro di calcolo distribuito a livello mondiale, e di accesso ai dati".