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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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Secondo i partecipanti, la conferenza per il lancio del 6PQ è stata un successo

Il 13 novembre si è conclusa la conferenza di lancio della ricerca europea nel 2002, che ha costituito il più grande convegno mai organizzato dalla Commissione. Quali sono dunque le impressioni e le conclusioni degli 8.000 partecipanti dopo tre giorni di lavori e una moltitudi...

Il 13 novembre si è conclusa la conferenza di lancio della ricerca europea nel 2002, che ha costituito il più grande convegno mai organizzato dalla Commissione. Quali sono dunque le impressioni e le conclusioni degli 8.000 partecipanti dopo tre giorni di lavori e una moltitudine di presentazioni, discorsi e manifestazioni? Il Notiziario CORDIS ha intervistato numerosi espositori e delegati per scoprire i motivi che li hanno spinti a partecipare alla conferenza e per sapere se, a loro avviso, la manifestazione ha avuto successo. Kjell Hansen proviene dall'Istituto polare norvegese ed ha gestito uno spazio espositivo in seno alla conferenza nel quale ha presentato la struttura su vasta scala dell'Istituto per lo svolgimento di ricerche nell'Artico. Nell'ambito dei due precedenti programmi quadro l'Istituto ha ottenuto dall'UE lo status di maggiore infrastruttura di ricerca e spera di conservare tale status anche per il sesto programma quadro (6PQ). Hansen si è detto "molto soddisfatto" dell'esito della conferenza. "Non era necessario che partecipassimo alla manifestazione, ma volevamo esserci ed è stata un'esperienza estremamente piacevole", ha dichiarato Hansen. La presenza dell'Istituto alla conferenza è stata motivata altresì dall'opportunità di fare nuove conoscenze e consolidare i rapporti esistenti. Se si gestisce una struttura situata in uno degli insediamenti umani più a nord del globo, non si devono perdere le occasioni per coltivare rapporti interpersonali. La costituzione di nuove reti di contatti rappresenta la priorità principale dei Punti di contatto nazionali (NCP) dei Paesi Bassi, presenti alla conferenza. Sandra De Wild, del Punto di contatto nazionale per la biosalute, ha definito la conferenza un'ottima opportunità per fare conoscenze fra i partecipanti e gli NCP degli altri paesi. "I forum per i partecipanti sono stati particolarmente utili per stabilire nuovi contatti", ha dichiarato la De Wild, anche se, a suo avviso, lo spazio a disposizione in alcune sessioni era molto limitato. La Federazione europea per le biotecnologie ha gestito uno spazio espositivo nell'ambito della conferenza in cui ha presentato il proprio lavoro ed, in particolare, un progetto di collaborazione con i partner dell'UE e della Cina. Come chiarito da Camille Burel, la Federazione detiene già una vasta rete di contatti in Europa, ma uno dei suoi obiettivi primari, in vista della conferenza, era di assistere i partner cinesi nella ricerca di nuovi collaboratori, traguardo che ha raggiunto con successo. "Abbiamo stabilito molti contatti e riscosso un notevole interesse", ha affermato la Burel, "ma ciò è avvenuto principalmente nell'ora di pranzo, quando le presentazioni e le manifestazioni erano concluse. Talvolta l'affluenza nel nostro stand era elevatissima e poiché lo spazio era piuttosto ristretto, il sovraffollamento ha rappresentato un problema". Gli altri partecipanti intervistati dal Notiziario CORDIS sono tutti del parere che la conferenza è stata un'esperienza utile. L'unica critica mossa da questi sembra riguardare la mancanza di spazio in alcune delle presentazioni più seguite, mentre un delegato si è mostrato sorpreso che l'ufficio postale fosse chiuso nell'ora di pranzo. Gli organizzatori della manifestazione auspicano ora che il 6PQ riscuota lo stesso successo della conferenza organizzata per il suo lancio.