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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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Secondo il Ministro britannico per le Piccole imprese, spesso gli incubatori sono troppo orientati all'high-tech

Nigel Griffiths, ministro britannico per le Piccole imprese, ha dichiarato che i servizi di incubazione sono "troppo spesso associati alle società high-tech", e dovrebbero fornire un maggiore sostegno agli imprenditori delle comunità svantaggiate. Griffiths ha espresso tali ...

Nigel Griffiths, ministro britannico per le Piccole imprese, ha dichiarato che i servizi di incubazione sono "troppo spesso associati alle società high-tech", e dovrebbero fornire un maggiore sostegno agli imprenditori delle comunità svantaggiate. Griffiths ha espresso tali considerazioni in un discorso tenuto il 23 novembre ad Edimburgo in occasione della conferenza annuale dell'UKBI (UK Business Incubation - ente nazionale britannico per l'incubazione d'impresa), prima di invitare le organizzazioni a presentare le proprie proposte per concorrere all'assegnazione di un finanziamento nell'ambito del fondo per gli incubatori di imprese stanziato dal ministero britannico del Commercio e dell'Industria, il quale ammonta a 75 milioni di sterline (118 milioni di euro). "I servizi di incubazione dovrebbero offrire opportunità per tutti", ha dichiarato il Ministro. "Ovviamente, le imprese high-tech basate sulla conoscenza sono importanti e dobbiamo continuare a sostenerle. Tuttavia, tale sostegno non deve andare a scapito delle altre imprese. Gli incubatori dovranno avere un approccio inclusivo ed utilizzare il processo di incubazione per beneficiare in eguale misura quanti appartengono a comunità svantaggiate e a gruppi sottorappresentati". Gli incubatori sostengono generalmente i clienti aziendali fornendo servizi in loco o presso le loro sedi, come ad esempio sale riunioni, attrezzature d'ufficio, tecnologie dell'informazione ed assistenza di segreteria, nonché servizi di sostegno alle imprese come attività di tutoraggio, consulenze di mercato, formazione manageriale e pianificazione aziendale. Secondo l'UKBI, attualmente due incubatori su tre operano nei settori della tecnologia, delle biotecnologie, della conoscenza, delle TI, dei software e dell'e-business. Una ricerca svolta nel Regno Unito mostra che i servizi di incubazione aumentano considerevolmente le possibilità di sopravvivenza delle imprese. Le cifre indicano che gli incubatori aiutano oltre l'80 per cento delle proprie imprese a proseguire l'attività dopo i primi tre anni, rispetto ad un tasso medio nazionale di sopravvivenza per lo stesso periodo pari a meno della metà. Griffiths ha esortato i futuri offerenti intervenuti alla conferenza ad adottare un atteggiamento maggiormente inclusivo al fine di raggiungere un equilibrio migliore fra il sostegno al settore high-tech e l'assistenza agli ambiti e alle comunità commerciali finora trascurati.

Paesi

Regno Unito