Il governo francese intende ridefinire il ruolo del CNES nelle attività spaziali europee
Il ministro francese per la Ricerca e le Nuove tecnologie, Claudie Haigneré, ha annunciato che fra due mesi il suo ministero presenterà un piano d'azione volto a ridefinire il ruolo che l'Agenzia spaziale nazionale (CNES - Centre national d'études spatiales) svolge nell'ambito delle attività spaziali europee. L'annuncio è stato reso il 17 gennaio, a seguito della pubblicazione di un piano strategico formulato da un gruppo di lavoro sulla politica spaziale francese. Il documento contiene una serie di raccomandazioni sui provvedimenti da adottare per garantire il coinvolgimento del CNES nelle attività europee in campo spaziale. "I lavori della Convenzione sul futuro dell'Europa procedono e nella primavera del 2003 si terrà il consiglio ministeriale dell'ESA. È giunto per noi il momento di agire", ha dichiarato la Haigneré. Roger-Maurice Bonnet, ex direttore del programma scientifico dell'ESA e attuale direttore della ricerca presso il CNES, ha chiesto "un CNES più forte, per una politica spaziale europea ambiziosa". Tuttavia, l'industria spaziale europea è notevolmente cambiata dal momento della creazione dell'Agenzia, nel 1961. La Commissione europea e l'ESA svolgono un ruolo essenziale nelle attività spaziali dell'Europa, mentre gli Stati Uniti continuano a detenere la leadership mondiale. La crescente concorrenza e il recente fallimento del volo 157 hanno indotto il CNES a rivedere la propria posizione nell'ambito dell'industria spaziale. La relazione considera gli Stati Uniti un modello da seguire. La politica spaziale americana fa parte di una strategia più ampia che comprende la sicurezza, la scienza, le telecomunicazioni, la navigazione, l'agricoltura, l'ambiente e la tecnologia. Gli autori del documento esortano la Francia e l'Europa a valutare tali strategie e, nel contempo, a consolidare le proprie politiche in campo spaziale, al fine di garantire un partenariato forte, competitivo e stimato. Secondo il piano strategico, il CNES deve mantenere la propria posizione al centro della politica spaziale nazionale ed europea. "Senza il CNES, non può esistere attività europea in campo spaziale", si legge nel documento. Per raggiungere tale obiettivo occorre: concentrarsi sulle attività innovative; continuare a sviluppare programmi scientifici e tecnologici; collaborare con il governo al fine di sostenere l'industria e svolgere un ruolo più attivo nell'ambito del progetto GMES (Monitoraggio globale dell'ambiente e della sicurezza). Il gruppo di lavoro raccomanda al CNES, inoltre, di organizzare una conferenza europea sulla politica spaziale entro il 2005, in collaborazione con l'ESA e la Commissione europea. A seguito della conferenza, il CNES potrà, collaborando nuovamente con i protagonisti del settore, creare un Consiglio spaziale europeo all'interno del quale i diversi ambiti della politica europea possano essere affrontati nel contesto della politica spaziale. Istituita nel 1961 per lo sviluppo delle attività spaziali nazionali, l'Agenzia spaziale francese ha svolto un ruolo chiave nella creazione di un'industria spaziale nazionale ed europea. Le sue attività e prodotti riguardano tutti gli aspetti dell'innovazione e della ricerca di nuove applicazioni e in particolare: l'accesso allo spazio; le telecomunicazioni per l'osservazione della Terra e la localizzazione; lo studio e l'esplorazione dell'Universo; i voli spaziali con equipaggio e gli esperimenti in condizioni di microgravità. Il CNES è anche uno dei principali partecipanti all'Agenzia spaziale europea (ESA).
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Francia