Il timbro di approvazione per l’idrogeno
L’utilizzo dell’idrogeno come carburante potrebbe offrire vantaggi in termini economici e ambientali, ma attualmente oltre il 95 % dell’idrogeno viene ricavato da carburanti fossili con processi a elevata emissione di anidride carbonica. Questo deve cambiare affinché l’idrogeno possa essere un’alternativa valida ai combustibili fossili, e il progetto CERTIFHY dell’UE completato recentemente ritiene che il suo nuovo quadro potrebbe contribuirvi. “Tramite la definizione dell’idrogeno ecologico e a basse emissioni di carbonio, e proponendo un sistema di garanzia di origine (Guarantee of Origin, GO) e una tabella di marcia per la sua attuazione, speriamo di creare un mercato che possa contribuire alla decarbonizzazione del settore industriale e del trasporto in Europa,” dice il coordinatore del progetto Wouter Vanhoudt, del consulente energetico Hinicio con sede in Belgio. Il consorzio CERTIFHY, guidato da Hinicio, includeva esperti di tecnologia, politiche e normative, ma nessuna industria, proprio per evitare che gli interesse di un particolare settore influenzassero la progettazione del sistema. Il settore industriale è stato tuttavia fortemente coinvolto tramite partner affiliati, tra cui molte imprese multinazionali attive nella fabbricazione e nella produzione energetica. Una delle prime attività del consorzio è stata la definizione dell’idrogeno prodotto con basse emissioni di carbonio, chiamato idrogeno Premium, il quale è stato poi suddiviso in CERTIFHY Green Hydrogen e CERTIFHY Low Carbon Hydrogen, entrambi con emissioni di carbonio del 60 % inferiori a quello prodotto attualmente, con il primo creato con energia rinnovabile e il secondo con energia non rinnovabile. I due tipi forniscono un carburante a idrogeno che risponde a esigenze diverse – prodotti più ecologici o una maggiore decarbonizzazione. Il consorzio ha creato un sistema di GO che certifica le credenziali dell’idrogeno nella sua commercializzazione come carburante – come Green hydrogen o come Low Carbon Hydrogen. Esso tiene conto sia dell’aspetto rinnovabile che delle emissioni di carbonio, e dato che l’idrogeno è una fonte energetica che può essere trasformata in elettricità e gas naturale (sintetico), il sistema può essere collegato agli schemi di certificazione di altri settori energetici. Secondo Vanhoudt, ciò in ultima analisi fornisce “un sistema trasparente e credibile che consente ai consumatori di valutare la qualità ambientale dell’idrogeno, per quanto riguarda l’origine e l’intensità di carbonio”. Vanhoudt aggiunge: “Le GO permettono agli utenti finali di scegliere l’intensità di carbonio e/o il contenuto rinnovabile dell’idrogeno che consumano”. Auspichiamo che questo approccio orientato all’utente possa trainare il cambiamento del settore energetico europeo e la decarbonizzazione del settore industriale e dei trasporti. La comprensione comune che CERTIFHY sta diffondendo con il sistema di GO favorirà la domanda e creerà un nuovo mercato per l’idrogeno Premium. A ottobre 2016 si è tenuto l’incontro conclusivo del progetto a Bruxelles, dove il consorzio ha presentato i risultati ottenuti e i prossimi passi a un pubblico formato da importanti industrie, responsabili delle politiche e associazioni industriali. Il sistema ha anche ricevuto il pieno sostegno del partenariato pubblico-privato europeo per le tecnologie energetiche basate su celle a combustibile e idrogeno. Bart Biebuyck, direttore esecutivo dell’impresa comune per le celle a combustibile e idrogeno (FCH JU) ha dichiarato: “CERTIFHY è un progetto promettente con un buon supporto da parte del settore industriale”. Il forte sostegno comporta l’impegno di attuare il primo schema di GO per l’idrogeno Premium a livello dell’UE. Il consorzio sta creando un comitato supervisore e sviluppando un’infrastruttura delle GO. Le prime verifiche saranno condotte in impianti pilota negli Stati membri, dove l’industria produrrà idrogeno ecologico e a basse emissioni di carbonio usando energia elettrica rinnovabile. Il consorzio verificherà lotti di produzione per creare un registro delle GO, per poi diffonderle tra gli attori del mercato.