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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Secondo alcuni studi, la mammografia preventiva contribuisce a salvare vite umane

Ricercatori danesi e svedesi hanno scoperto che, in seguito all'introduzione dei servizi di screening mammografico, la mortalità da cancro al seno si è ridotta considerevolmente. Nel corso di uno studio condotto dal dott. Laszlo Tabar presso il centro ospedaliero di Falun, in...

Ricercatori danesi e svedesi hanno scoperto che, in seguito all'introduzione dei servizi di screening mammografico, la mortalità da cancro al seno si è ridotta considerevolmente. Nel corso di uno studio condotto dal dott. Laszlo Tabar presso il centro ospedaliero di Falun, in Svezia, è stato comparato il numero di decessi da cancro al seno durante il periodo compreso tra i 20 anni precedenti e i 20 anni successivi all'introduzione dello screening in due contee svedesi. Lo studio ha esaminato oltre 200.000 casi di donne tra i 20 ed i 69 anni affette da cancro al seno. "Il nostro obiettivo era di documentare gli effetti a lungo termine del monitoraggio mammografico sulla mortalità da cancro al seno, tenendo presenti potenziali variabili dovute alla selezione naturale, a modifiche nell'incidenza del tumore al seno ed al tipo di classificazione delle cause di mortalità", ha spiegato il dott. Tabar. Dallo studio è emerso che la mortalità da cancro al seno in donne tra i 40 ed i 69 anni sottoposte allo screening mammografico si è ridotta del 44 per cento. In donne che non avevano fatto il test, al contrario, il tasso di mortalità è calato soltanto nella misura del 16 per cento. Nel caso di donne più giovani, di età compresa tra i 40 ed i 49 anni, il tasso di mortalità si è ridotto del 48 per cento, contro il 19 per cento per le donne non sottoposte a mammografia. Parallelamente, uno studio condotto nei Paesi Bassi ha rivelato che, grazie ad uno screening di routine, si può ridurre fortemente il tasso di mortalità in donne tra i 55 ed i 74 anni di età. Sotto la guida di Suzie Otto del dipartimento di sanità pubblica, il team di scienziati ha analizzato dati relativi ad oltre 23.000 donne, della fascia di età indicata, decedute di cancro al seno, al fine di individuare le tendenze temporali della mortalità di questa forma di tumore e gli effetti dello screening. Rispetto ai dati registrati per il periodo 1986-1988, il tasso di mortalità da tumore al seno dal 1997 in poi si è ridotto sensibilmente, di quasi 20 punti percentuali. La dott.ssa Otto ha inoltre scoperto che, in seguito all'introduzione dei servizi di screening, il tasso di mortalità è diminuito di quasi 2 punti percentuali l'anno. I risultati prodotti da entrambi gli studi fanno ritenere che mediante i programmi di screening si possa ridurre drasticamente il numero dei decessi da cancro al seno. Viene inoltre fugato ogni dubbio sull'importanza che la mammografia potrebbe avere nella prevenzione del cancro al seno.

Paesi

Paesi Bassi, Svezia