I ministri europei delineano una strategia integrata per la competitività europea
I ministri europei responsabili della competitività hanno delineato gli elementi chiave di una nuova strategia integrata, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona e Barcellona. I particolari della strategia sono stati resi noti dopo che rappresentanti ministeriali dell'UE, dei futuri Stati membri e dei paesi candidati, e delegati dei paesi dell'EFTA e della Commissione europea, si sono riuniti l'11 e 12 luglio a Roma per un incontro informale del Consiglio "Competitività". I partecipanti hanno concluso che la strategia "deve includere i seguenti elementi: analisi dello stato della competitività; riesame delle iniziative in corso riguardanti la competitività europea e garanzia della loro coerenza; monitoraggio delle azioni pertinenti; ed, infine, dibattiti regolari in seno al Consiglio". Nel definire una strategia per la competitività, i ministri hanno adempiuto ad una richiesta avanzata dai capi di Stato e di governo in occasione del Consiglio europeo di primavera del 2003. Un altro elemento della strategia evidenziato dai ministri nel corso della riunione di Roma concerne l'esigenza di complementarità in quei settori politici che influenzano la competitività, come pure nei confronti di altre formazioni consiliari come, ad esempio, il Consiglio ECOFIN (Affari economici e finanziari). Nelle altre discussioni relative a settori politici quali la ricerca, il mercato interno e la politica industriale, i ministri hanno sottolineato le priorità che la Presidenza italiana dell'UE intende perseguire nel corso del suo mandato. Con riferimento alla ricerca, i partecipanti hanno affermato che occorrerebbe contemplare l'utilizzo di una percentuale maggiore di Fondi strutturali dell'UE a sostegno della ricerca e sviluppo (R&S). I ministri hanno altresì sostenuto che la creazione di un mercato europeo del capitale di rischio consentirebbe di raggiungere l'obiettivo fissato a Barcellona di elevare la spesa per la ricerca al tre per cento del PIL, e di incentivare le piccole e medie imprese (PMI). Infine, i delegati hanno ribadito l'importanza dello sviluppo di piattaforme tecnologiche europee in settori quali le tecnologie avanzate, le biotecnologie e le nanotecnologie. La rimozione dei residui ostacoli alla nascita di un mercato interno è considerata un'ulteriore priorità: in particolare, l'esigenza di proteggere i diritti di proprietà intellettuale attraverso la creazione di un brevetto comunitario e l'adozione della proposta sulla brevettabilità delle invenzioni realizzate con l'ausilio del computer. L'ultimo settore affrontato nel corso della riunione informale del Consiglio è quello della politica industriale europea. I ministri hanno concluso che la competitività potrebbe essere potenziata mantenendo un equilibrio fra i tre pilastri dello sviluppo sostenibile, favorendo la creazione di partnership pubblico-private nel settore high-tech e promovendo il trasferimento dell'innovazione fra gli istituti di ricerca e le imprese.
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