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Un progetto del 5PQ contribuisce a definire la politica dell'UE sulla gestione ambientale delle miniere

Con il sostegno finanziario della Commissione è stata costituita un'iniziativa internazionale, che intende fornire ai responsabili politici europei linee guida pratiche per redigere una nuova legislazione comunitaria sulla gestione ambientale del settore minerario. Avviato ne...

Con il sostegno finanziario della Commissione è stata costituita un'iniziativa internazionale, che intende fornire ai responsabili politici europei linee guida pratiche per redigere una nuova legislazione comunitaria sulla gestione ambientale del settore minerario. Avviato nel febbraio 2001, il progetto ERMITE (Normativa ambientale sulle acque di miniera nell'Unione europea) è stato finanziato nell'ambito della sezione "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" del Quinto programma quadro (5PQ). Il progetto è stato creato in seguito a episodi di inquinamento ambientale provocato dalle miniere europee, come il rilascio nel Danubio di acqua contaminata con cianuro proveniente da una miniera d'oro locale nel 2000, e il cedimento di una vasca di ritenzione dei residui a Los Frailes (Spagna), che ha liberato tonnellate di scorie acidificanti, minacciando una vicina riserva naturale. Gli ulteriori problemi che si profileranno quando i paesi produttori di carbone quali Belgio, Germania e Polonia cesseranno l'eduzione delle acque nelle loro miniere abbandonate, hanno portato i decisori dell'UE a soffermarsi maggiormente sulla gestione delle acque di miniera nell'attuale progetto di legge. A questo scopo, gruppi di ricerca in Spagna, Regno Unito, Svezia, Germania, Paesi Bassi, Slovenia e Bosnia-Erzegovina sono stati incaricati di fornire ai politici linee guida in materia. Per fare questo, il consorzio ha sottolineato la necessità di integrare le prospettive di gestione delle acque e d'ingegneria mineraria a fianco del più tradizionale approccio di gestione delle scorie. In qualità di partner del progetto, il Dott. Luis Santamaria, dell'Istituto olandese di ecologia, ha dichiarato al Notiziario CORDIS: "L'unicità di questo progetto risiede nella portata della collaborazione internazionale ed interdisciplinare. L'ampia gamma di settori, che riusciamo a coprire, ci ha permesso di giungere a conclusioni assai più sicure". Un elemento fondamentale di ERMITE è stata la creazione di reti di parti interessate all'interno di ciascun paese e a livello europeo. I partecipanti sono stati informati in merito all'andamento del progetto e invitati a fornire spunti per il programma di ricerca. Il Dott. Santamaria spiega: "Stiamo lavorando per interfacciare la ricerca con la politica, con l'obiettivo di sottolineare l'importanza dell'inquinamento delle acque nell'attività mineraria. La forma più persistente di inquinamento attivo prodotto dalle miniere abbandonate non è dovuta ai solidi, ma all'acqua". Nel mese di settembre, il gruppo preciserà gli orientamenti politici finali, mentre la fase conclusiva sarà costituita da un incontro con le parti interessate nazionali e la Commissione che, come si auspica, condurrà ad un approccio legislativo esaustivo e sostenibile per la gestione ambientale del settore minerario europeo.

Paesi

Bosnia-Erzegovina, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Slovenia, Regno Unito