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Una relazione fornisce esempi di buona prassi nelle reti tematiche IRE

Una nuova relazione ha concluso che le reti tematiche delle Regioni innovative in Europa (IRE) stanno pienamente assolvendo il loro incarico di favorire lo scambio di esperienze tra le regioni interessate alle politiche, alle strategie e ai programmi d'innovazione regionale, n...

Una nuova relazione ha concluso che le reti tematiche delle Regioni innovative in Europa (IRE) stanno pienamente assolvendo il loro incarico di favorire lo scambio di esperienze tra le regioni interessate alle politiche, alle strategie e ai programmi d'innovazione regionale, nonché di migliorare l'accesso alle buone prassi. Nel complesso, 14 reti tematiche IRE sono state lanciate tra il 2001 e il 2002 con il sostegno della Commissione europea. Le reti tematiche riuniscono un numero compreso tra 10 e 30 membri provenienti da regioni europee all'interno e all'esterno dell'UE, che collaborano per un periodo di due anni su temi specifici inerenti la politica d'innovazione regionale. La relazione, stilata dall'Unità centrale IRC-IRE (Centri relais d'innovazione e Regioni innovative in Europa), riassume l'esperienza delle reti tematiche IRE nella gestione di una rete transnazionale, affrontando argomenti quali la gestione dei progetti, le attività di rete, l'utilizzo dei risultati, il monitoraggio e la valutazione. Per quanto concerne la gestione dei progetti, lo studio descrive l'organizzazione interna delle reti tematiche, la comunicazione tra i membri, gli accordi formali e i manuali dei progetti. Il documento osserva che i coordinatori delle reti tematiche hanno incontrato solo limitate difficoltà derivanti dalla natura transnazionale di tutte le reti, tra cui le barriere linguistiche, un elevato ricambio del personale, l'incapacità di rispettare scadenze e l'esistenza di esigenze e aspettative diverse in base al contesto socioeconomico delle regioni associate. Tuttavia, in alcuni casi i coordinatori hanno riferito di non aver incontrato alcun problema. A livello di identificazione delle buone prassi, la relazione osserva che tutte le reti tematiche stanno valutando e convalidando attivamente le esperienze dei partecipanti alla rete, con l'obiettivo di compilare un manuale o un opuscolo di buone prassi selezionate. Inoltre, le reti stanno fornendo i criteri di selezione e gli strumenti utilizzati per identificare le buone prassi, i quali, come suggerisce la relazione, forniranno un prezioso aiuto ad altre reti nella definizione di metodologie in tale ambito. La relazione, inoltre, illustra i metodi che le reti tematiche adottano per conseguire l'obiettivo principale di ottenere risultati concreti all'interno delle regioni associate, ossia influenzare le loro strategie d'innovazione e stabilire, o migliorare, i programmi d'innovazione. Per citare un esempio, la relazione descrive una rete tematica che assiste 16 progetti strategici d'innovazione regionale nelle regioni dei paesi in fase di adesione, al fine di fornire spunti utili al loro lavoro. Secondo lo studio, altre reti tematiche stipulano accordi formali con i loro Stati membri perché s'impegnino ad attuare i risultati all'interno delle rispettive regioni. In alcuni casi, le reti tematiche cercano di stabilire un contatto diretto con i responsabili politici delle regioni associate. Per quanto riguarda la diffusione dei risultati, il documento osserva che, oltre alle attività divulgative (siti web, manifestazioni aperte e newsletter) incluse nei rispettivi piani di lavoro contrattuali, alcune reti tematiche hanno elaborato iniziative di divulgazione proprie. Alcune reti, per esempio, emettono comunicati stampa e pubblicano materiale promozionale per raggiungere un pubblico più vasto, mentre altre organizzano conferenze stampa per attirare una maggiore attenzione da parte dei media. Si auspica che le informazioni contenute nella relazione saranno utili a quanti desiderano avviare e gestire reti analoghe.

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