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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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L'importanza degli investimenti nella ricerca è ora riconosciuta a livello mondiale

Una relazione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) sostiene che il valore della conoscenza è in continuo aumento nei paesi membri dell'OCSE, nonostante le voci sulla fine della "new economy". Il Quadro di valutazione dei risultati conseguiti ...

Una relazione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) sostiene che il valore della conoscenza è in continuo aumento nei paesi membri dell'OCSE, nonostante le voci sulla fine della "new economy". Il Quadro di valutazione dei risultati conseguiti nel campo della scienza, della tecnologia e dell'industria per il 2003, pubblicato dall'OCSE, mostra che, secondo i dati sulla produttività, gli Stati Uniti, il Canada, i Paesi Bassi e l'Australia hanno beneficiato al massimo degli investimenti nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). Un numero sempre crescente di paesi, non tutti membri dell'OCSE, ha puntato l'attenzione sulla creazione e sull'utilizzo delle conoscenze attraverso gli investimenti nella ricerca, l'impiego delle TIC, la concessione di brevetti e la formazione di scienziati ed ingegneri. "Ciò suggerisce di rendere maggiormente concorrenziali i fattori che generano conoscenza, vale a dire il personale qualificato, le imprese innovative ed il capitale, con una possibile riduzione di alcuni dei vantaggi goduti da un numero ristretto di paesi negli anni '90", dichiara l'OCSE. Le principali economie non appartenenti all'OCSE rappresentano attualmente il 17 per cento della spesa globale per la ricerca, con la Cina che, grazie agli investimenti effettuati, si trova ora al terzo posto nel mondo dopo Stati Uniti e Giappone. Gli investimenti sono aumentati anche in India, che pertanto figura fra i primi dieci paesi del mondo. Le parti interessate europee non saranno liete di apprendere che, se da un lato la spesa per la R&S da parte di imprese manifatturiere sotto il controllo estero è aumentata approssimativamente del 90 per cento fra il 1993 ed il 1999, dall'altro gli Stati Uniti assorbono quasi la metà di questi investimenti. Tuttavia, per alcuni paesi europei, fra i quali figurano Irlanda, Ungheria, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito, le affiliate straniere rappresentano tuttora il 30 per cento e più della spesa per la R&S industriale. Il dato supera il 70 per cento per l'Ungheria e l'Irlanda.